Il giovane cantante altamurano dei La Sad, sbarca sulla scena del Festival di Sanremo con Autodistruttivo
Il giovane cantante altamurano dei La Sad, sbarca sulla scena del Festival di Sanremo con Autodistruttivo Il suicidio è un problema grave nell’ambito della salute pubblica con oltre 700mila casi nel mondo e circa 4mila casi in Italia ogni anno. Si tratta di un fenomeno multifattoriale verso cui tendono gli sforzi di prevenzione delle istituzioni di tutto il mondo.
I sintomi di depressione tra i giovani sono aumentati di circa il 50% e in diversi paesi più che raddoppiati. Si riscontra un allarmante incremento dei tassi di pensieri suicidari.
Questo il tema portato sul palco della 74edizione del Festival di Sanremo dal gruppo musicale La Sad (pronuncia La Sed) con la loro Autodistruttivo. Un tema tabù che si propone come cassa di risonanza per aumentare la consapevolezza sul fenomeno, incentivare azioni di promozione e prevenzione, favorendo la possibilità di aiutare gli individui in crisi, dominati da un dramma interiore.
Adesso con il necessario orgoglio altamurano, possiamo affermare che i La Sad, sono una concreta realtà artistica e che possiedono il necessario talento per aspirare a traguardi sempre più ambiziosi, ma chi sono i La Sad?
Il gruppo è composto dall’altamurano Francesco Emanuela Clemente (capelli blu), Matteo Botticini (capelli verdi) ed Enrico Fonte (capelli fucsia), tre giovani che nel 2019 hanno deciso di dare vita ad un progetto musicale, omaggiando l’emo-tramp e creando il gruppo La Sad cioè triste.
In un contesto come quello pugliese non è mai facile emergere per i giovani, in qualsiasi settore, soprattutto se parliamo di musica. L’altamurano Plant vuole abbattere questo stigma e rappresentare un grande numero silenzioso di giovani che nel proprio territorio non sempre sentono di avere una propria dimensione.
Tanti talenti pugliesi sono costretti a lasciare la propria terra per cercare fortuna altrove.
Plant ha lasciato Altamura ma per lui il Festival di Sanremo non è la I avventura musicale.
Il debutto del gruppo La Sad è avvenuto nell’estate del 2020 con il singolo “Summersad”, un brano che ha immediatamente catturato l’attenzione del pubblico. Con oltre 2 milioni e mezzo di stream su Spotify, ha segnato l’inizio di un percorso musicale straordinario. Il trio ha poi continuato a sfornare successi come “Miss U” e “2nite”.
Nonostante la loro giovane età, La Sad continuano a dimostrare una grande passione per la musica e il loro mondo. Ad oggi, come lo stesso Plant afferma, fa musica per bisogno innanzitutto, una necessità non materiale, ma prima di tutto umana, perché l’ha aiutato a risolvere problemi come l’autolesionismo ma soprattutto perché sente il bisogno attraverso la musica di esporre la propria opinione, farsi sentire, valorizzare il mondo dei più giovani dandogli voce.
Per Plant ed il suo gruppo La Sad, l’obiettivo principale è che la musica arrivi a qualcuno. Troppo spesso il mondo attuale vede soldi e fama come unico obiettivo ma “La fama nasce dalla fame, in assenza di quella vale ben poco”.
La Sad promettono di lasciare il segno con il loro brano “Autodistruttivo”. Dietro questa canzone, che anticipa l’uscita del nuovo disco in primavera, si cela un’intensa esperienza emotiva, resa ancora più significativa dalla collaborazione con Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari.
“Autodistruttivo” come richiesta d’aiuto per poter intervenire in un’ottica di prevenzione in grado di cogliere tale dramma e aprire un dialogo con la mente del soggetto in crisi che, se sostenuto ed aiutato, nella dicotomia vita-morte, sceglierà la vita.
È un inno alla speranza e alla resilienza, un invito a trasformare la rabbia in una spinta verso la rivalsa e la rivoluzione.
L’auspicio per i cantanti , è di favorire la diffusione di strategie mirate alla riduzione dei tassi di suicidio e dello stigma ad esso associato, contrastare il grande tabù ancora presente intorno al fenomeno e generare un movimento di azione coeso e trasversale che ponga al centro l’individuo nella sua complessità.
Una canzone, un viaggio verso una nuova prevenzione e gestione della crisi suicidaria e sugli strumenti di valutazione del rischio. Negli ultimi tempi gli effetti della pandemia e soprattutto del post- pandemia sono inequivocabilmente riferiti ad un aumento della miseria umana, con un netto peggioramento del benessere .
Un tema delicatissimo affrontato, un tema che può essere interconnesso al processo di costruzione del senso di sé, della propria consistenza come essere sociale in rapporto ad una definizione di se stessi e delle proprie scelte.
La performance è stata arricchita con cartelloni che riportavano il nome e l’età: “Non parlarne è un suicidio”.
Anche se non sappiamo ancora se vinceranno la 74esima edizione del Festival di Sanremo, il loro talento e le tematiche affrontate nei loro testi, è destinato a fare breccia nella scena musicale.
Sindaco di Altamura Vitantonio Petronella: “La partecipazione del trio La Sad, fra cui spicca Plant, ci fa sentire tutti maggiormente vicini. Al suo talento, alla sua passione, alla sua energia dedichiamo il nostro augurio. La città è pronta ad ascoltarti e a supportarti. Ti aspettiamo a Palazzo di Città, dopo il Festival, per congratularci per questo tuo traguardo di carriera e di vita!”