EX ILVA | Legambiente presenta due emendamenti per rendere obbligatoria la Valutazione di Impatto Sanitario
Dopo l’audizione presso la 9ª Commissione del Senato, Legambiente ha avanzato due emendamenti volti a rendere obbligatoria la Valutazione dell’Impatto Sanitario dello stabilimento siderurgico di Taranto.
L’incremento costante delle concentrazioni di benzene nel quartiere Tamburi, nonostante una produzione ai minimi storici, ha sollevato serie preoccupazioni. Legambiente ha ribadito l’importanza di una Valutazione dell’Impatto Sanitario delle emissioni dello stabilimento, pari a circa 3 milioni di tonnellate annue, con potenzialità fino a 6 milioni di tonnellate.
Gli interventi effettuati secondo l’Autorizzazione Integrata Ambientale devono essere valutati per la loro efficacia nel preservare la salute pubblica. Legambiente ha sottolineato che, nonostante lo stabilimento sia considerato di interesse strategico nazionale, è escluso dalla Valutazione di Impatto Sanitario prevista per altri impianti.
La Valutazione preventiva dell’impatto Sanitario è già prevista per altri settori industriali e viene richiesta anche per lo stabilimento di Taranto. Legambiente ha evidenziato che questa valutazione è necessaria quando ci sono evidenze di un serio pericolo per la salute pubblica.
Legambiente ha proposto due emendamenti al D.L. 4/2024:
Emendamento 1
Si propone l’inserimento di un nuovo articolo nell’articolo 23 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152, per includere gli impianti industriali dichiarati di interesse strategico nazionale.
Emendamento 2
Si propone l’istituzione di una disposizione transitoria per lo stabilimento siderurgico di Taranto, che prevede la Valutazione di Impatto Sanitario da parte del Ministero della Salute entro 90 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della presente legge.
La proposta di Legambiente mira a garantire la tutela della salute pubblica e a evitare ulteriori rischi per la popolazione residente nelle vicinanze dello stabilimento siderurgico di Taranto.