Serie C: Taranto rischia l’esilio a causa dei ritardi nello stadio Iacovone
La città di Taranto è sull’orlo di una crisi calcistica, poiché il Taranto Calcio si trova ad affrontare una sfida epocale dovuta ai ritardi nello stadio Iacovone. L’amministrazione guidata da Rinaldo Melucci è sotto il fuoco incrociato delle critiche, mentre il futuro del club pende su un filo sempre più sottile.
Per quasi due stagioni, il Taranto non potrà fare uso dello storico stadio Iacovone, a causa di una burocrazia lentissima. La situazione, già precaria, ha raggiunto un punto critico, con il Taranto Calcio che entro il 6 maggio è costretto a individuare un impianto diverso, per la prossima stagione calcistica.
Le conseguenze di questa situazione sono devastanti, con il rischio concreto che il club possa essere costretto a emigrare altrove per due anni. Teramo e Vibo Valentia si profilano come possibili destinazioni per le partite casalinghe del Taranto, sebbene la prospettiva di trasferirsi lontano da casa sollevi non poche preoccupazioni tra i tifosi.
Il Partito Liberale Italiano – Taranto, tramite il suo rappresentante Giovanni Agnusdei, pressa il commissario dei Giochi del Mediterraneo e le autorità competenti affinché agiscano tempestivamente per preservare il patrimonio della squadra e agevolare l’omologazione dello stadio di Faggiano come alternativa.
Anche la Lega ha sollevato le proprie preoccupazioni riguardo alla decisione di trasferire il Taranto a Teramo. I segretari provinciale e cittadino, Luigi Laterza e Francesco Battista, hanno sottolineato l’importanza di considerare alternative più vicine e di garantire la presenza dei tifosi, fondamentali per gli incassi delle partite casalinghe.
La situazione è critica e il destino del Taranto Calcio è in bilico, mentre i tifosi rimangono in ansiosa attesa di notizie che possano garantire il futuro del club nella propria città.