Autosospensione massiccia dal PD Taranto: Protesta di oltre 500 Iscritti
Oltre cinquecento iscritti al Partito Democratico di Taranto hanno deciso di autosospendersi dal partito in segno di protesta contro le decisioni dei vertici regionali, che ritengono dannose per la città e per il partito stesso.
Il comunicato, inviato alla Segreteria nazionale e regionale del PD, nonché alla Commissione nazionale di Garanzia, denuncia un “comportamento verticistico” dei leader regionali che avrebbe causato danni irreparabili alla vita politica locale e al tessuto sociale.
La decisione di autosospendersi è stata presa dopo una serie di eventi critici, culminati con l’annuncio, tramite comunicato stampa, del passaggio del PD all’opposizione nell’Amministrazione comunale di Taranto. Tale mossa è stata giudicata dai firmatari del documento come non adeguatamente concertata con gli organismi locali del partito, né con il gruppo consiliare del Comune.
La protesta prende le mosse dall’irrituale tavolo regionale del centrosinistra dello scorso 13 dicembre, quando il segretario regionale annunciò il cambio di posizione del PD tarantino senza un confronto diretto con gli iscritti e senza la consultazione dei dirigenti locali.
Nonostante precedenti decisioni di pieno sostegno all’Amministrazione Melucci, il PD regionale ha avviato una serie di manovre volte a destabilizzare l’attuale gestione comunale, suscitando sconcerto e dissenso tra gli iscritti tarantini.
La situazione è diventata ancora più tesa con la prospettiva di elezioni anticipate e con l’assenza di un confronto serio e trasparente sulle motivazioni di tale scelta.
Gli iscritti tarantini al PD denunciano la mancanza di rispetto verso le istituzioni locali e la città stessa, fortemente provata da gravi crisi aziendali come quella dell’Ilva e del porto.
La decisione di autosospendersi è vista come un atto di protesta drastico ma necessario, volta a esprimere la distanza dalle decisioni “scellerate” e “verticistiche” provenienti da Bari, che rischiano di danneggiare irrimediabilmente il partito e di favorire le forze politiche di destra.
Il documento è firmato da iscritti appartenenti ai circoli più rappresentativi della città, tra cui il “Borgo”, “1° Maggio”-Italia Montegranaro, “Di Vittorio”-Paolo VI, “Volta”-Tre Carrare Battisti, “Cervi”-Salinella e Tamburi.
L’autosospensione di oltre cinquecento iscritti rappresenta un segnale chiaro di disagio e dissenso verso le decisioni assunte dai vertici del PD regionale, aprendo un nuovo scenario politico nella città di Taranto e sollevando interrogativi sul futuro del partito nell’area.