Il Consiglio di Stato autorizza il riconteggio delle schede elettorali contese nelle elezioni comunali di San Pietro Vernotico
Le elezioni tenutesi a San Pietro Vernotico lo scorso mese di maggio videro un vero e proprio arrivo al fotofinish, mutuando il gergo dall’arrivo di una volata di una gara ciclistica: solo 8 voti infatti separarono, premiandola, Maria Lucia Argentieri, candidata per una coalizione di liste di centro-sinistra, dal sindaco uscente di centro-destra, Pasquale Rizzo. Il comune è preda, come tanti altri centri del nostro Meridione, di un grave declino demografico, e da alcuni anni è sceso ormai ben sotto i 15 mila residenti, motivo per il quale il risultato fu definitivo.
Tuttavia ora, una sentenza del Consiglio di Stato ha provveduto a riaccendere i riflettori sulla contesa elettorale della primavera del 2023, in quanto il massimo organo amministrativo ha deliberato a favore del riconteggio delle schede, come chiesto dai ricorrenti, ed ha sancito che occorre riconsiderare, e quindi eventualmente modificare, l’attribuzione dei voti limitatamente alle schede elettorali oggetto di discussione.
Prima di arrivare al Consiglio di Stato, le liste a sostegno di Rizzo avevano provato a sovvertire l’esito del voto ricorrendo al Tar di Lecce ma l’organo amministrativo regionale di competenza aveva stabilito che solo in due delle sedici sezioni risultava, nei verbali, delle contestazioni riguardo l’attribuzione di alcuni voti, per un totale tuttavia di soli 6, tale da non poter comunque cambiare il risultato dell’elezione. E risultavano semmai non ricevibili le contestazioni arrivate un mese dopo da altri rappresentanti della lista “Insieme per Rizzo sindaco”, in quanto fanno fede solo quelle fatte nell’immediatezza dello scrutinio.
Il sindaco Argentieri si dice tuttavia non solo tranquilla, ma anche felice, perché il riconteggio potrà porre fine alle gratuite illazioni che avvelenano da allora il clima politico comunale.