Non c’è pace per l’aeroporto del “grande Salento”.
I 9 consiglieri regionali di centro-destra delle tre province meridionali della Puglia, sono fermamente intenzionati a chiedere al presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile, una data in cui tenere un incontro in Commissione Trasporti regionale volto a comprendere cosa l’ente stia facendo, concretamente, per supportare e sostenere, a parità con l’aeroporto di Bari-Palese, lo scalo salentino di Brindisi.
Tenendo presente che la richiesta di un colloqui con le stesse finalità era stata avanzata a partire dal mese di aprile dal consigliere regionale di “Regione Salento” Paolo Pagliaro, e che l’appuntamento, fissato per il 16 ottobre 2023, era poi saltato causa indisponibilità del presidente Vasile, i consiglieri in un comunicato ufficiale riepilogano tutti i nodi irrisolti dell’aeroporto brindisino, che serve un bacino che comprende le province di Lecce e Brindisi e parte di quella di Taranto:
- spazi inadeguati per la sosta passeggeri, scomodità nel raggiungere a piedi, anche sotto il cattivo tempo, gli aerei.
- Servizi interni scadenti, a partire da quelli igienici.
- Scarsità di parcheggi interni, a dispetto degli impegni presi nel 2022 per porvi rimedio.
- Carenza di mezzi di collegamento pubblici con l’aeroporto e sfasatura degli orari delle tratte dei bus rispetto agli orari di partenza di alcuni voli.
- Ultimo, fuorché in ordine di importanza, dove invece ha forse il primato, il fatto che da Brindisi partano un terzo dei voli complessivi che partono da Bari, con tariffe più alte e orari non soddisfacenti, anche e soprattutto rispetto alla destinazioni Roma e Milano.
Si ricorderà a questo proposito come quando lo scorso anno fu avanzata da Ita Airways proposta del taglio di un volo di collegamento fra Brindisi e Milano il lunedì mattina, Camera di Commercio ed imprenditori salentini, oltre che rappresentanti degli enti locali, siano quasi insorti, portando l’azienda a tornare sui suoi passi. Tuttavia è di questi giorni la notizia della possibile cancellazione di un altro volo strategico col capoluogo lombardo.