CRISI POLITICA A TARANTO: CONSIGLIERI COMUNALI CHIEDONO SFIDUCIA A MELUCCI
TARANTO – La città di Taranto si trova attualmente in una situazione di stallo politico, caratterizzata dalla crisi tra il sindaco Rinaldo Melucci e la sua maggioranza. La paralisi dell’attività amministrativa ha raggiunto livelli senza precedenti, con un Comune che si trova a operare senza una giunta, creando un vuoto di potere e indebolendo la capacità decisionale dell’amministrazione locale.
Il consigliere comunale Luigi Abbate, esponente del movimento “Taranto Senza Ilva”, ha espresso la sua preoccupazione riguardo a quanto sta accadendo, definendo la situazione “incredibile”. Abbate attribuisce la crisi politica alla “schizofrenia” del sindaco Melucci, che sembra oscillare tra movimenti e partiti della sua maggioranza, creando un clima di instabilità e mancanza di coesione.
Il consigliere Massimo Battista, rappresentante del movimento “Una Città per Cambiare Taranto”, ha sottolineato l’ambiguità delle forze politiche coinvolte nella vicenda. Astensioni nel voto, uscite e rientri repentini in maggioranza, e comportamenti altalenanti contribuiscono ulteriormente all’instabilità del quadro politico cittadino.
Abbate e Battista concordano nel sostenere che Taranto non può restare prigioniera di una maggioranza divisa e incapace di garantire una gestione stabile. In risposta a questa crisi, i consiglieri stanno promuovendo la raccolta firme per presentare una mozione di sfiducia al sindaco Melucci. L’obiettivo è chiarire le intenzioni e le posizioni di ciascun consigliere, dando voce a chi vuole manifestare pubblicamente la propria contrarietà all’attuale leadership.
L’unica alternativa proposta dai consiglieri è lo scioglimento del Consiglio comunale e il ritorno al voto. Ritengono che Taranto meriti un’amministrazione capace di governare senza litigi interni, garantendo una gestione efficace e risolutiva delle problematiche locali. La crisi politica attuale, definita un “teatrino” che disgusta la città, richiede azioni concrete per superare l’impasse e restituire a Taranto la stabilità amministrativa necessaria.