Babbo Natale sbarca dal tetto del Fazzi: la magia del natale illumina i cuori dei piccoli ricoverati
Mercoledì 20 dicembre, un’atmosfera di gioia e speranza ha pervaso i reparti di Pediatria e Chirurgia pediatrica del Presidio Ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce, grazie a un gesto straordinario che si ripete ormai da sette anni. Senza l’aiuto delle sue iconiche renne, Babbo Natale ha scelto un approccio avventuroso, calandosi direttamente dal tetto del nosocomio salentino per portare sorrisi e regali ai piccoli pazienti.
La realizzazione di questo incantevole momento è stata resa possibile dalla collaborazione tra i Vigili del Fuoco di Lecce e l’Associazione “Cuore e mani aperte” OdV, un sodalizio che ha trasformato un semplice arrivo di Babbo Natale in un evento magico e carico di significato.
I Vigili del Fuoco, guidati dal comandante ingegnere Antonio Panaro, hanno risposto prontamente alla chiamata di Babbo Natale. Utilizzando una sofisticata imbracatura, hanno assicurato la discesa sicura di Babbo Natale dal tetto, garantendo che il suo carico di gioia e regali raggiungesse i piccoli pazienti senza alcun intoppo.
L’Associazione “Cuore e mani aperte” OdV, presieduta dal cappellano del presidio ospedaliero, Don Gianni Mattia, ha svolto un ruolo fondamentale nell’organizzazione dell’evento, portando la sua esperienza nel rendere più sopportabile la sofferenza dei bambini ricoverati. Attraverso iniziative come la Bimbulanza, il Sorrisinbus, la clown terapia e la pittorica umanizzazione dei reparti, l’associazione si impegna costantemente a “domare le fiamme e donare cuori”.
Don Gianni Mattia, con rinnovata commozione, ha sottolineato la forza e la gioia genuina dei bambini, capaci di insegnare a non perdere la speranza e la voglia di sorridere anche nei momenti difficili. Il cappellano ha ringraziato tutti coloro che hanno dedicato il loro tempo per regalare un momento di stupore ai piccoli pazienti, sottolineando che il Natale, nonostante le difficoltà, è la festa dei bambini e di chi vive la nascita del Bambino Gesù come una nuova rinascita.