Il dipartimento di Ortopedia e Traumatologia dell’ASL di Bari al passo con i codici di priorità interventistica.
L’ASL di Bari ha diramato una nota ufficiale per illustrare il rispetto delle tempistiche in merito all’effettuazione degli interventi di ambito ortopedico, all’interno della propria rete ospedaliera.
I codici di priorità del Piano Nazionale di Governo delle Liste d’Attesa del Ministero della Salute, stabiliscono infatti che, a seconda della gravità dell’infortunio patito o della patologia esistente, un paziente non possa attendere più di un determinato numero di giorni per essere operato: in particolare, si va dai 30 giorni stabiliti per le patologie della Classe A, le più gravi, ai 12 mesi di quelle della classe D, le più differibili.
L’organizzazione dipartimentale di Ortopedia e Traumatologia dell’ASL barese consta di 7 strutture ospedaliere: Di Venere e San Paolo a Bari e poi gli ospedali di Altamura, Molfetta, Corato, Putignano e Monopoli, comprensivi di 60 dirigenti medici, 130 infermieri e e 30 operatori socio-sanitari. A detta del Direttore Generale dell’ASL di Bari, Antonio Sanguedolce, è proprio l’efficace articolazione delle strutture ospedaliere sul territorio, unita alla corretta distribuzione delle risorse umane e dei carichi di lavoro, ad aver permesso di rispettare perfettamente i tempi stabiliti dal menzionato protocollo di cura.
Fiore all’occhiello di questo successo, gli inteventi realizzati entro 48 ore per le fratture del femore, come stabilito dall’indice di qualità del Piano Nazionale Esiti di Agenas, l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, l’organo tecnico-scientifico che supporta il Servizio Sanitario Nazionale.
Fra le singole strutture, si segnala per l’eccellenza degli strumenti messi a disposizione di tutto il personale specialistico di Ortopedia e Traumatologia, l’ospedale di Putignano, che ospita un innovativo robot utilizzato per la chirurgia protesica e, fra qualche tempo, quello di Corato, che si prevede di specializzare per gli interventi di artroscopia per curare lesioni degenerative del ginocchio e della spalla.
Infine, anche strutture ospedaliere declassate al rango di Presidi Territoriali di Assistenza dalla scure abbattutasi sulla sanità pubblica, come Triggiano, Gioia del Colle e Bitonto, hanno manifestato disponibilità nel collaborare, con i propri ambulatori, all’effettuazione degli interventi previsti dal Dipartimento.