Violenti attacchi ai poliziotti nel carcere di Bari: il sindacato SAPPe annuncia una protesta
In una mattinata segnata dalla violenza, tre poliziotti sono stati aggrediti in due differenti episodi nel carcere di Bari. Gli agenti feriti sono stati trasportati d’urgenza in ambulanza all’ospedale, mentre il sindacato SAPPe annuncia una protesta senza precedenti.
Fin dall’inizio dell’anno, sono stati segnalati circa 100 attacchi ai danni dei poliziotti nelle carceri di Bari e della regione, un dato preoccupante che mette ulteriormente in crisi un organico penitenziario già carente. Il segretario nazionale del sindacato SAPPe, Federico Pilagatti, ha espresso la sua preoccupazione per questa escalation di violenza e ha sollevato delle domande cruciali.
“Come si fa a difendersi da detenuti violenti senza rischiare di essere denunciati per il reato di ‘tortura’?”, ha dichiarato Pilagatti. Sembrerebbe che persino lesioni lievi possano causare reazioni sproporzionate e denunce da parte dei detenuti, complicando ulteriormente il lavoro degli agenti penitenziari.
Uno dei tragici episodi è avvenuto nella sezione ad alta sicurezza del carcere, dove un detenuto italiano ha attaccato con inaudita violenza due poliziotti che stavano cercando di comunicargli la risoluzione di un problema legato alle autorizzazioni per telefonare ai familiari. Purtroppo, le immagini che documentano l’accaduto sono rimaste segrete, a differenza di quelle che riguardano i detenuti, che spesso circolano pubblicamente.
Un altro episodio si è verificato nella seconda sezione, dove un poliziotto è stato pesantemente colpito da un detenuto senza alcun motivo apparente. Le autorità carcerarie e il sindacato SAPPe stanno chiedendo una risposta immediata da parte delle istituzioni.
Le notizie riguardanti questi attacchi sono concitate, mentre le ambulanze che hanno trasportato i feriti in ospedale sono da poco partite dal carcere di Bari. La mancanza di un reparto di isolamento ha permesso ai due detenuti coinvolti negli attacchi di rimanere nelle loro celle in comunità, vantandosi delle loro azioni e incoraggiando potenziali emulazioni tra gli altri detenuti, che non temono conseguenze.
Il Provveditore Martone, responsabile del carcere, è stato sollecitato dal SAPPe a prendere misure immediate e a trasferire i detenuti coinvolti in questi episodi in una struttura adatta. Tuttavia, il capo del DAP non ha ancora emesso direttive chiare in merito.
Di fronte a questa situazione critica, il sindacato SAPPe ha dichiarato lo stato di agitazione e ha annunciato una protesta senza precedenti nei prossimi giorni. I dirigenti del sindacato si incateneranno davanti al carcere, rendendo difficile l’accesso e l’uscita dal penitenziario. Successivamente, si sposteranno al Provveditorato, dove continueranno la loro protesta impedendo l’accesso e l’uscita dallo stabile. La richiesta urgente è quella di prendere provvedimenti immediati contro i detenuti violenti e di richiedere l’intervento del DAP per affrontare questa emergenza intollerabile nella regione Puglia.