Taranto – Lo stadio non si farà. Intanto all’estero parlano dell’incendio dello Iacovone

Sembrerebbe deciso: a Taranto non ci sarà un nuovo stadio ma l’attuale, lo Iacovone, sarà oggetto di un’ampia operazione di ristrutturazione.
Oggi, nel corso dell’incontro tenutosi presso la sede della Camera di Commercio, è stata presa una decisione cruciale riguardo allo stadio Erasmo Iacovone di Taranto, che resta, fino a prova contraria, uno dei principali impianti destinati ad ospitare le competizioni dei Giochi del Mediterraneo, in programma nel capoluogo ionico e in altre città pugliesi nel 2026.
Contrariamente alle aspettative di demolizione e ricostruzione, svanite da tanto tempo, ormai, è stato stabilito che lo stadio non subirà tale destino, ma sarà invece oggetto di un’ampia operazione di ristrutturazione.
Fra gli altri, erano presenti il sindaco Rinaldo Melucci, il commissario straordinario per la realizzazione delle opere Massimo Ferrarese, i tecnici comunali, i rappresentanti della struttura commissariale e, collegato in video, c’era l’architetto Gino Zavanella, il progettista del nuovo stadio Iacovone. Ovviamente, a nome di Esperia Investor.
Secondo il commissario Ferrarese, le tempistiche strette legate all’inizio dei Giochi non consentono la costruzione di uno stadio completamente nuovo.
Pertanto, si è optato per una ristrutturazione completa dell’impianto. Inizialmente, il Comune aveva proposto la realizzazione ex novo di uno stadio con una capacità di 16.500 posti, che avrebbe incluso negozi e sarebbe rimasto aperto fino a tarda sera. Questo progetto era stato presentato dallo studio Gau Arena a nome della Red Sport Srl, una società affiliata al gruppo Esperia Investor.
Incendio allo stadio Iacovone, se ne parla all’estero. L’incendio dello stadio comunale Erasmo Iacovone, durante il derby di Serie C tra Taranto e Foggia, causato da comportamenti dei tifosi ospiti, ha attirato l’attenzione a livello internazionale, gettando discredito sul calcio italiano. Ne parla fan.page.
Ricorderete, l’incendio ha devastato lo stadio comunale Erasmo Iacovone di Taranto, era avvenuto la scorsa domenica, al termine del derby di Serie C tra Taranto e Foggia. Bene, sembrerebbe abbia suscitato reazioni più intense all’estero che in Italia.
L’incredibile inferno di fiamme e fumo nero si è scatenato dopo il fischio finale della partita, quando un fumogeno, lanciato dai tifosi del Foggia nella Curva Sud riservata loro, ha innescato un incendio che si è poi propagato in gran parte dello stadio.
Secondo testimonianze oculari, il fuoco ha avuto origine da un fumogeno gettato dai tifosi ospiti su materiali infiammabili come plastica e catrame presenti sotto le tribune.
Fortunatamente, non si sono registrati feriti, ma le immagini dell’incendio sono state impressionanti e hanno fatto il giro del mondo, gettando discredito sull’Italia e facendo parlare di “scandalo italiano”, addirittura nella lontana Argentina.
L’incendio ha causato gravi danni alla struttura dello stadio di Taranto, tanto che il Sindaco ha emesso un’ordinanza di chiusura immediata dell’impianto sportivo, dichiarandolo inagibile fino a quando non saranno ripristinate le condizioni di sicurezza.
Già prima della partita, circa 250 tifosi del Foggia avevano lanciato fumogeni e petardi sul terreno di gioco, ritardando l’ingresso allo stadio a metà del secondo tempo a causa di un incidente sulla Strada Statale 106.
Tuttavia, la situazione è degenerata dopo il fischio finale, quando l’incendio è scoppiato, trasformando ciò che doveva essere una serata di sport in un incubo.
Anche l’intervento dei vigili del fuoco è stato ostacolato dai tifosi foggiani, che hanno lanciato sassi contro i mezzi di soccorso.
L’emergenza causata dalle fiamme ha richiesto interventi che si sono protratti per tutta la notte, mentre i tifosi ospiti, alcuni dei quali sono stati identificati, sono stati scortati fuori città dalle forze dell’ordine.
Ripetiamo: l’incidente ha attirato l’attenzione internazionale, con persino i media argentini che hanno riferito della vergogna italiana, descrivendo come i tifosi di una squadra abbiano dato fuoco allo stadio della loro storica rivale, e urlando: “Lo stadio Iacovone non c’è più!”.
Comunque, l’incendio allo stadio di Taranto, rappresenta un grave incidente nel mondo dello sport italiano, evidenziando l’urgente necessità di affrontare il problema della violenza nei contesti sportivi.