Grave situazioni nel carcere di Taranto: esposto del SAPPE al giudice del lavoro
Il carcere di Taranto è al centro di una controversia sempre più intensa mentre il Segretario Nazionale del sindacato SAPPE, Federico Pilagatti, alza la voce sulla grave situazione gestionale che affligge l’istituzione penitenziaria. In un comunicato stampa, Pilagatti chiede un intervento deciso e immediato da parte del Giudice del Lavoro per far luce sulla situazione e garantire i diritti dei lavoratori.
Secondo il comunicato, durante l’ultimo incontro presso la Prefettura di Taranto qualche settimana fa, il Provveditore regionale aveva rassicurato Prefetto e sindacati che la situazione critica nel carcere sarebbe stata risolta grazie all’arrivo di rinforzi per il personale. Tuttavia, la realtà sembra essere ben diversa da quanto annunciato, poiché i rinforzi non sono ancora giunti e la situazione nel penitenziario rimane critica.
Il comunicato sottolinea che il carcere di Taranto sta accogliendo sempre più detenuti, mentre il personale a disposizione rimane insufficiente. Questo ha portato a situazioni pericolose, tra cui aggressioni, minacce e scontri tra detenuti, mettendo a rischio sia la sicurezza dei carcerati che quella degli stessi agenti penitenziari.
Il Provveditore regionale Martone, secondo il SAPPE, non avrebbe opposto resistenza all’apertura di nuovi reparti nel carcere, portando all’arrivo di centinaia di detenuti senza l’aggiunta di personale adeguato. Con una carenza di organico di oltre 500 unità rispetto al numero di detenuti, la situazione è divenuta insostenibile.
Il SAPPE, sindacato autonomo polizia penitenziaria, ha cercato di far emergere queste problematiche attraverso diverse vie, incluso il coinvolgimento della magistratura ordinaria. Tuttavia, sembra che i tentativi siano caduti nel vuoto, con l’amministrazione penitenziaria che sembra disinteressarsi della difficile realtà che i lavoratori e i detenuti devono affrontare quotidianamente.
Pilagatti fa anche riferimento a recenti episodi, come una rissa tra detenuti che ha coinvolto poliziotti, lasciati a combattere contro il linciaggio di un nuovo arrivato. In questo caso, il provveditore sembra non aver agito per garantire la sicurezza del personale coinvolto.
Il SAPPE annuncia che presenterà un esposto al giudice del lavoro di Taranto nella prossima settimana, al fine di denunciare la situazione e chiedere un intervento deciso a tutela dei lavoratori e dei detenuti. Nel frattempo, la situazione al carcere di Taranto sembra sempre più precaria e in attesa di soluzioni concrete per garantire la sicurezza e il rispetto dei diritti di tutti gli attori coinvolti.