Acquaponica in Puglia: la tecnologia che salverà l’Italia
Acquaponica in Puglia: la tecnologia che salverà l’Italia
Aquaponics from wastewater reclamation-Aware
L’acquaponica è una tecnica di coltivazione che combina l’acquacoltura e l’idroponica. Si tratta di un sistema integrato che utilizza l’acqua ricca di nutrienti proveniente dall’allevamento di pesci per nutrire le piante coltivate in serra. In questo modo si ottengono prodotti agricoli di qualità, senza usare fertilizzanti chimici o pesticidi, e si risparmia acqua, riducendo gli scarichi inquinanti.
Un progetto europeo per l’acquaponica con acque reclamate
L’Italia è uno dei paesi coinvolti in un innovativo progetto europeo che mira a realizzare il primo impianto di acquaponica in Europa utilizzando acque reclamate. Si tratta di acque di scarico che vengono trattate e riutilizzate per scopi agricoli o industriali. Il progetto si chiama Aquaponics from wastewater reclamation-Aware, ed è finanziato con 5,1 milioni di euro dal programma Horizon Europeo.
Il progetto coinvolge 20 organizzazioni tra università, centri di ricerca, aziende e istituzioni governative di diversi paesi. Tra queste c’è anche l’Università del Salento, che coordina le attività di ricerca e sviluppo in Italia. Il progetto prevede anche la collaborazione del Comune di Castellana-Grotte, dell’Autorità idrica pugliese, dell’Acquedotto pugliese-Aqp e di Innova-Eu.
L’obiettivo è dimostrare la fattibilità e l’efficienza dell’impianto di acquaponica con acque reclamate, che sarà realizzato in Puglia entro il 31 ottobre 2026. Si tratta di una sfida importante, che potrebbe rivoluzionare il settore agricolo e contribuire alla sostenibilità ambientale.