Terzo anno più caldo del pianeta: allerta eventi estremi da Coldiretti Puglia
L’anno 2023 si posiziona al terzo posto tra i più caldi mai registrati a livello globale, con una temperatura sulla superficie terrestre e oceanica che supera la media del ventesimo secolo di ben 1,03 gradi Celsius. Questo allarme è stato lanciato dall’analisi della Coldiretti Puglia, sottolineando l’urgente necessità di affrontare la sfida dei cambiamenti climatici e di prepararsi ad eventi climatici estremi.
L’attuale ondata di calore, spiega Coldiretti Puglia, è soltanto una delle tante anomalie che caratterizzano il 2023, un anno segnato da fenomeni climatici fuori dall’ordinario. Inizialmente, una grave siccità ha colpito le coltivazioni agricole, mentre nei mesi successivi si sono verificati eventi meteorologici estremi, tra abbondanti precipitazioni e temperature anomale, culminando poi in un torrido mese di luglio che ha arrecato danni significativi all’agricoltura e alle infrastrutture rurali.Le conseguenze di questa situazione sono drammatiche per le colture agricole, con frutta e verdura che bruciano nei campi, subendo ustioni che causano la perdita del raccolto. Pomodori, meloni, angurie, uva, peperoni, melanzane: nessuna coltura sembra essere risparmiata. Per cercare di mitigare i danni, gli agricoltori sono costretti ad anticipare i raccolti quando possibile o addirittura a diradare i frutti sugli alberi, cercando di preservare almeno una parte della produzione.Il caldo eccezionale ha un impatto negativo anche sulla produzione di uova, latte e miele. Le api, esauste a causa delle temperature elevate, hanno smesso di volare, interrompendo il cruciale processo di impollinazione e trasporto di nettare. La produzione di miele è prevista diminuire del 70% rispetto all’anno precedente, mentre la produzione di latte ha subito una riduzione superiore al 15%, con mucche nelle stalle che soffrono le conseguenze del caldo. Le pecore sono state costrette a migrare verso altitudini più elevate alla ricerca di pascoli verdi, mentre nelle stalle sono stati installati ventilatori e doccette refrigeranti per alleviare la situazione.L’anno 2023 è stato caratterizzato in Italia da una media di quasi 11 eventi climatici estremi al giorno, tra cui grandinate, trombe d’aria, bombe d’acqua, ondate di calore e tempeste di vento. Questi eventi hanno causato danni e persino vittime, come riportato dall’analisi della Coldiretti basata sui dati dell’European Severe Weather Database (Eswd).La Coldiretti mette in luce l’urgente necessità di affrontare il problema della tropicalizzazione in atto, con manifestazioni climatiche sempre più violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni intense e rapide transizioni dal caldo al maltempo. L’allarme è chiaro: è essenziale agire per proteggere l’agricoltura, l’ambiente e le comunità dalle conseguenze devastanti dei cambiamenti climatici.