La Polizia di Stato sequestra beni per 1.2 milioni di euro a noto criminale del tarantino
La Divisione Anticrimine Sezione Misure di Prevenzione Patrimoniali della Polizia di Stato ha portato a termine un importante sequestro di beni del valore di circa 1.2 milioni di euro nei confronti di un noto pregiudicato del tarantino, presunto membro di un sodalizio criminale specializzato nello spaccio di sostanze stupefacenti, riciclaggio e altri gravi reati. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Lecce – Sezione Riesame e Misure di Prevenzione, in seguito alla proposta congiunta del Questore di Taranto e del Procuratore della Repubblica di Lecce.
Le indagini patrimoniali, condotte dalla Divisione Anticrimine della Questura in collaborazione con il Servizio Centrale Anticrimine del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, hanno messo in luce una sproporzione significativa dei beni in possesso dell’uomo, un 35enne latitante, rispetto alla sua capacità reddituale e a quella del suo nucleo familiare.Il sequestro ha riguardato diversi conti correnti, depositi postali, un’autovettura di media cilindrata, ben 9 immobili situati a Taranto, tra cui una villa con giardino, due società e una ditta individuale, oltre a 12.000 euro in contanti e 5 pregiati orologi Rolex.
Il noto pregiudicato è stato descritto come un individuo estremamente pericoloso, le cui attività criminali avrebbero avuto inizio sin dalla giovane età, diventando sempre più strutturate e spregiudicate nel tempo. Le indagini hanno evidenziato anche il coinvolgimento di alcuni membri del suo nucleo familiare nelle attività illecite, con tentativi di occultare ingenti somme di denaro per evitare controlli da parte delle Forze dell’Ordine.
A seguito dell’arresto dell’uomo avvenuto nel febbraio 2022, in esecuzione di un’Ordinanza di Custodia Cautelare, è stata richiesta l’applicazione della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza. Tale richiesta sarà discussa nel prossimo mese di settembre, considerando la sua lunga storia criminale, caratterizzata da gravi reati associativi riguardanti lo spaccio di stupefacenti e il riciclaggio, per i quali è stato deferito all’Autorità Giudiziaria.
Si ritiene che l’uomo abbia ricoperto un ruolo di rilievo all’interno di un sodalizio criminale operante nel territorio tarantino. Dopo essere evaso dalla misura cautelare a cui era sottoposto, si è reso latitante, rendendo ancora più urgente la necessità di procedere con il sequestro dei suoi beni per contrastare il riciclaggio dei proventi illeciti.L’operazione di sequestro dei beni è stata portata a termine grazie a una complessa attività investigativa condotta dalla Sezione Misure di Prevenzione Patrimoniali della Polizia di Stato, con il supporto della Direzione Centrale Anticrimine.
Tale iniziativa ha l’obiettivo di combattere l’infiltrazione della criminalità organizzata nei circuiti legali dell’economia, particolarmente agevolata dalla persistente crisi economica del paese.Alla fase esecutiva hanno partecipato il personale della Squadra Mobile della Questura di Taranto, il Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica e la Divisione Polizia Amministrativa, dimostrando il prezioso lavoro di squadra delle forze dell’ordine nella lotta al crimine organizzato.