Presunta violenza sessuale su 12enne in vacanza nel Brindisino: indagato un 18enne
Denuncia giunta ieri: accusato nega. Accertamenti in corso con il protocollo rosa
Denuncia giunta ieri: accusato nega. Accertamenti in corso con il protocollo rosa

BRINDISI – Cresce la tensione sul grave caso di presunta violenza sessuale denunciata ieri da una ragazzina di 12 anni, in vacanza in un villaggio turistico della provincia di Brindisi. La famiglia ha presentato denuncia ai carabinieri, che hanno aperto un fascicolo nei confronti di un 18enne già identificato, che tuttavia nega ogni addebito.
Accertamenti in corso secondo protocollo rosa
Il caso è seguito con grande attenzione: sul posto sono stati attivati gli accertamenti sanitari e psicologici previsti dal “protocollo rosa”, percorso predisposto per assistere le vittime di violenza sessuale, con attenzione specifica agli aspetti clinici e alla protezione della minore.
Indagini e prossimi sviluppi
I carabinieri, con riserbo, stanno conducendo le indagini per chiarire la dinamica dei fatti, raccogliendo testimonianze e verificando la possibilità che telecamere di sorveglianza abbiano documentato l’accaduto. Gli accertamenti mirano anche a supportare la denuncia con prove tecniche e riscontri esterni.
Contesto regionale: casi analoghi e reazioni della giustizia
Il fatto non è isolato: lo scorso maggio, un istruttore sportivo di Brindisi è stato condannato a 5 anni e 4 mesi per violenza sessuale e pedopornografia nei confronti di una 12enne allieva, in un processo celebrato con rito abbreviato.
Altri episodi analoghi nel Salento—come un caso del 2024 che coinvolgeva un animatore di 17 anni indagato per violenza su una minore—sono stati oggetto di indagine con esiti variabili, ma hanno sollevato forte preoccupazione a livello locale.
Quadro legislativo: pene aggravate per minori
In Italia, la violenza sessuale su minori è considerata un reato particolarmente grave, con pene aumentate se la vittima ha meno di 14 anni o se il responsabile ha abusato dell’età o del rapporto di fiducia. La giurisprudenza italiana impone di applicare le aggravanti con massimo rigore.
Fase attuale e scenari futuri
Le indagini sono ancora in fase esplorativa. Si attendono i risultati degli accertamenti sanitari e la raccolta di testimonianze e prove. Solo allora si potrà stabilire con chiarezza la dinamica e valutare la configurabilità del reato di violenza sessuale aggravata e le eventuali misure cautelari da adottare nei confronti dell’indagato.
Finché non emergeranno elementi certi, permane la presunzione di innocenza per il 18enne indagato.
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Antonio Rubino è giornalista, editore e direttore del Gruppo Puglia Press e de La Voce del Popolo. Esperto di comunicazione e organizzatore di grandi eventi, ha collaborato anche con la RAI. Leggi la biografia completa




