Verdetto choc per l’omicidio di Graziano Rotondo: ergastolo per Vincenzo Balzo e Carmelo Nigro, venti anni di carcere per Giovanni Nigro.
La Corte di Assise ha emesso il verdetto di primo grado che ha sancito la colpevolezza dei tre imputati tarantini per l’omicidio del 38enne.
Il processo ha visto i legali dei tre imputati replicare alle conclusioni del pm Marzia Castiglia, che aveva richiesto l’ergastolo per tutti gli imputati. Si è dibattuto sul delitto avvenuto tre anni fa nello scantinato di via Machiavelli del quartiere Tamburi di Taranto, utilizzato come deposito di droga e armi dal presunto gruppo di spacciatori capeggiato da Enzo Balzo, noto come “sceriffo”. Gli avvocati di Balzo e Carmelo Nigro hanno cercato di sostenere una versione differente del delitto, escludendo le aggravanti dei motivi abietti e della crudeltà.
La Corte ha emesso la sentenza di colpevolezza. Vincenzo Balzo e Carmelo Nigro sono stati condannati all’ergastolo, mentre Giovanni Nigro ha ricevuto una condanna a venti anni di carcere. Per Giovanni Nigro sono state escluse entrambe le aggravanti contestate, permettendo l’applicazione della riduzione di pena prevista dal rito abbreviato.
I tre imputati sono stati anche condannati a risarcire i familiari della vittima, rappresentati dagli avvocati Rosario Orlando e Maria Giovanna Galatone, con una provvisionale di 250.000 euro.
Il terribile omicidio di Graziano Rotondo avvenne tre anni fa quando, secondo le indagini della squadra Mobile di Taranto, il giovane si era introdotto nel sotterraneo con l’intenzione di rubare parte della droga custodita lì. Durante il raid, però, venne scoperto e inseguito nel buio. In un momento di terrore, Rotondo riuscì a contattare un familiare tramite il suo cellulare, chiedendo aiuto e rivelando la sua posizione e la presenza di tre uomini che lo stavano braccando. Rotondo venne trovato morto nella parte più buia del sotterraneo, vittima di un colpo di pistola al petto.
Subito dopo il delitto, la squadra Mobile arrestò i cognati Carmelo Nigro e Vincenzo Balzo, residenti negli appartamenti sopra il tunnel. Un anno dopo, grazie alle indagini e alle intercettazioni telefoniche, venne arrestato anche Giovanni Nigro, considerato il terzo uomo coinvolto nel delitto.