Giornata del menù senza glutine nelle scuole di Brindisi per celebrare la Settimana nazionale della Celiachia
Giornata del menù senza glutine nelle scuole di Brindisi per celebrare la Settimana nazionale della Celiachia. Il 16 maggio, nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie della provincia di Brindisi, si terrà una giornata del menù senza glutine. Questa iniziativa è organizzata dal Servizio di Igiene della Nutrizione del Dipartimento di Prevenzione della Asl Brindisi per celebrare la settimana nazionale della Celiachia. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di diffondere la conoscenza della celiachia e dell’alimentazione senza glutine.
Pasquale Fina, dirigente responsabile del Servizio di Igiene della Nutrizione, spiega che in questa giornata nelle scuole sarà servito un pasto privo di glutine. Questo al fine di ottenere una auspicata integrazione tra bambini celiaci e non, consumando tutti insieme un pasto gustoso. La giornata è anche un’occasione per contrastare le fake news che generano cattiva informazione e impediscono la corretta conoscenza della celiachia e delle necessità e dei diritti dei pazienti.
Le dietiste del Servizio, dottoresse Maria Anna Tomaselli e Vitina Girolamo, hanno collaborato al progetto “Tutti a tavola tutti insieme” insieme a Fina. Hanno ideato il menù a base di risotto con zucchine, mozzarella, insalata di pomodori, gallette di riso o di mais oppure pane senza glutine e frutta fresca di stagione. Per la buona riuscita dell’evento, tutte le ditte di ristorazione scolastica operanti nella provincia di Brindisi sono state invitate a preparare lo stesso menù per il pranzo del 16 maggio da offrire a tutti gli studenti, celiaci e non. Nel progetto sono coinvolti sia le Istituzioni scolastiche che i Comuni della provincia.
Giornata del menù senza glutine nelle scuole di Brindisi per celebrare la Settimana nazionale della Celiachia
La Settimana nazionale della Celiachia è promossa dall’Associazione Italiana Celiachia dal 2015. Quest’anno si celebra dal 13 al 21 maggio. L’obiettivo è quello di sensibilizzare il pubblico e diffondere una corretta informazione su un’intolleranza alimentare che colpisce circa 600.000 persone in Italia. Di queste, quasi 400.000 non sono ancora state diagnosticate.