Pedofilia e pedopornografia – i numeri per la tutela dell’infanzia e adolescenza dall’abuso online
Pedofilia e pedopornografia – i numeri per la tutela dell’infanzia e adolescenza dall’abuso online. L’evoluzione tecnologica degli ultimi anni ha reso Internet uno strumento assolutamente irrinunciabile. La rapida diffusione dell’uso di Internet però ha ben presto messo in evidenza criticità importanti ed urgenti.
La Polizia Postale è la polizia del futuro perché in essa già si realizza una proiezione verso forme evolute di prevenzione e contrasto a minacce complesse, globali e subdole come l’abuso sessuale online di minori.Nella Giornata Nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia vogliamo raccontare un profondo e sentito impegno di uomini e donne della Polizia di Stato contro chi attenta all’essenza di una società e chi minaccia l’innocenza di bambini e ragazzi, nel luogo virtuale del loro sviluppo ed entusiasmo.
I numeri del 2022 della lotta allo sfruttamento sessuale dei minori in rete:
2622
il numero dei siti oscurati e resi irrangiungibili agli internauti italiani. I siti contengono immagini di violenze su bambini e vengono oscurati perchè consentono alle immagini di abuso di continuare a circolare, favoriscono la commercializzazione del danno subito dalle piccole vittime e alimentano la richiesta di nuovi abusi sui minori.
1466
il numero delle persone denunciate per aver scaricato, condiviso e scambiato foto e video di abuso sessuale di minori.
464
i bambini e gli adolescenti (fino ai 16 anni) adescati, agganciati da adulti pedofili su socialnetwork, su app di videogiochi, sulla messaggistica istantanea per parlare di sesso, per proporre scambi di immagini intime, per avvicinare, fino ad un incontro, le piccole vittime.
Pedofilia e pedopornografia – i numeri per la tutela dell’infanzia e adolescenza dall’abuso online
E’ sempre più preoccupante la tendenza all’aumento dei casi di adescamento che riguardano vittime di età inferiore ai 13 anni. Negli ultimi tre anni (2020, 2021, 2022) sono poco meno di novecento, i bambini approcciati da adulti nei luoghi virtuali del gioco e della socializzazione, mentre esercitano il mestiere di crescere, spesso convinti di essere in un luogo sicuro.
Una convinzione di sicurezza che li rende vulnerabili e che è condivisa con genitori e insegnanti, spesso all’oscuro di quanto adescatori e pedofili conoscano profondamente le fragilità delle vittime e le potenzialità del web nel ridurre le sane strategie di protezione di bambini e ragazzi.
Sono 56 i casi nei primi tre mesi del 2023.
La sicurezza in rete di bambini e ragazzi è un tema che ha assunto un’importanza progressivamente più ampia, sino a diventare cruciale per piccoli cittadini che hanno, per la loro proiezione nel futuro, un rapporto di assoluta attrazione verso le nuove tecnologie.