Tanti i visitatori per il Crocifisso Restaurato a Martina Franca del Santuario Madonna della Sanità
Tanti i visitatori per il Crocifisso Restaurato a Martina Franca del Santuario Madonna della Sanità
Tanti visitatori nel periodo pasquale hanno potuto ammirare il Gesù Cristo Crocifisso restaurato presso il Santuario Madonna della Sanità di Martina Franca al quale la nostra testata ha dedicato la copertina del numero di Pasqua.
Il Crocifisso era stato donato nel 2005 dalle famiglie Serio e Montanaro che avevano perso entrambi i figli nel medesimo incidente stradale all’allora parroco della Madonna della Sanità Don Luigi Angelini, scomparso tragicamente nel luglio del 2017 a causa di un annegamento presso un lido balneare mentre faceva il bagno nelle acque antistanti zona Monticelli, nella marina di Ostuni.
Il Crocifisso era stato fatto successivamente ed inspiegabilmente dall’allora nuovo parroco Don Marco Morrone all’indomani della scomparsa del suo predecessore.
Il nuovo restauro creò sconcerto nella Parrocchia al punto che diversi fedeli si allontanarono.
Il restauro ad opera di un tarantino, cambiò totalmente l’immagine del Cristo rispetto l’opera originale
Un post, del nostro direttore sui social nello scorso mese di gennaio, nel quale si evidenziava la gravità di quello che era stato fatto al Cristo, crocifiggendolo forse per la seconda volta per quel restauro fu condiviso a tantissima gente.
Nello stesso post il direttore si propose di far restaurare, qualora il neo parroco Don Luigi Fanizza, succeduto nel frattempo a Don Marco in pensione per sopraggiunti limiti d’età, fosse stato d’accordo, senza alcun costo per la comunità.
Don Luigi Fanizza convocò il nostro direttore dopo aver sentito i genitori dei ragazzi vittime di un incidente stradale che avevano donato il Crocifisso al Santuario Madonna della Sanità, diede l’incarico di restaurarlo
Il direttore Antonio Rubino pianificò i tempi del restauro, tali da poterlo riconsegnare entro il Mercoledì Santo. Non restava che trovare i professionisti che lo avrebbero restaurato e naturalmente chi avrebbe coprire i costi necessari-
Si iniziò con due noti professionisti che fecero un progetto di come sarebbe stato restaurato, ai quali fu affidata la direzione.
Dopo diversi contatti, l’attenzione si pose su l’Istituto d’Arte Don Quirico Punzi di Cisternino diretto dal preside Giovanni Mutinati.
L’incontro tra i direttori responsabili del progetto e gli insegnanti dell’Istituto fu proficuo. La responsabile dei lavori è stata la professoressa Chiara De Lorenzo, sotto la supervisione dei direttori del restauro e dello stesso direttore Antonio Rubino.
A tutte le fasi ha voluto partecipare il parroco Don Luigi Larizza. Il compito di portare il Crocifisso presso l’Istituto Don Quirico Punzi di Cisternino e successivamente di riportarlo in Chiesa è stato affidato alla ditta di Michele Marraffa, nota a livello internazionale per trasporti non solo eccezionali, ma anche di grande rilevanza.
La parte necessaria per portare a compimento l’opera era a quel punto quella economica.
Un contributo è stato destinato dalla BCC di Locorotondo, grazie all’intervento del presidente Dott. Antonio Convertini. Il resto per coprire i costi saranno a carico della testata Puglia Press attraverso gli inserzionisti del numero di Pasqua della rivista.
L’Associazione Artigiana di Mutuo Soccorso di Martina Franca nella persona del presidente Avv. Luca Conserva ha voluto stampare 10.000 santini con l’immagine del Crocifisso restaurato e nel retro la preghiera di San Giovanni Paolo II a Gesù Cristo
“Ci abbiamo tenuto molto a questo progetto – ha dichiarato il promotore del restauro Antonio Rubino, direttore di Puglia Press – sia per la città che per ragioni che riguardano la fede, sia la mia, sia per il ricordo di Don Luigi Angelini, il sacerdote che aveva voluto in “quel crocifisso” ed anche per rispetto a quelle famiglie che lo avevano donato a suo tempo.
E’ stato un lavoro di squadra e non possiamo fare tuti i nomi di coloro che ne hanno fatto parte, altrimenti potremmo scordare qualcuno. Certo, ci sarà sempre il bastian contrario, ovvero chi lo avrebbe preferito diversamente o addirittura insanguinato com’era prima, ma questo rientra sempre nella logica delle contrapposizioni per partito preso.
Di fatto, questo nostro intervento ha fatto sì che arrivassero presso la nostra redazione delle altre richieste di intervento, alcune di posti remoti della Regione. Vedremo.”
Puglia Press da 23 anni fa informazione con una univoca linea editoriale. Va dato merito a colui che ha retto il timone della testata freepress più longeva della Puglia