Sanità per sopperire al buco più tasse e meno personale
Sanità per sopperire al buco più tasse e meno personale. La ricetta della Regione Puglia è chiara, Dopo la scoperta del buco da 450 milioni di euro nei conti della sanità pugliese, non conta né come né quando, ma solo come recuperare. Infatti si stanno susseguendo le delibere taglia spesa con precise responsabilità imputate ai manager. L’obbligo categorico è recuperare circa 200 milioni di euro entro la fine dell’anno bloccando la spesa per investimenti, le assunzioni e eliminando tutte le spese, sottoponendo tutte le scelte direttamente alla regione, proprio quella che involontariamente si è resa conto che vi era una voragine incolmabile.
D’ora in poi comanda la regione, anche se finora aveva il dovere di controllo, sono vietate tutte le assunzioni di ogni tipo del personale del servizio sanitario, del comparto, della dirigenza, effettuate a qualsiasi titolo, siano esse a tempo o definitive, ma anche per il turn over del personale in pensione, per le stabilizzazioni e lo scorrimento delle graduatorie
Sanità per sopperire al buco più tasse e meno personale.
Ma come evitare il default? Chiediamo al popolo di mettersi una mano sulla coscienza e una al portafoglio, di certo loro capiranno. Per scongiurare con atti concreti il possibile commissariamento statale o, peggio, i pugliesi, guardando nelle tasche troveranno i fondi per salvare capre e cavoli, infatti con l’addizionale Irpef si può tranquillamente recuperare e far quadrare i conti.
Naturalmente, sulla graticola sono finiti tutti, infatti i colpevoli in primis sono i cittadini, poi gli operatori, poi i medici ed infine i dirigenti sanitari, per non parlare dei direttori sanitari, si tutti insieme hanno creato un disavanzo che la politica non sapeva, o non vedeva o non voleva vedere. Per ora, oltre alle difficoltà degli ospedali, alle cattedrali nel deserto e ai sistemi più impensabili di delocalizzazione posti letto, la Regione sta cercando di stringere il laccio emostatico e pertanto forse un’urgenza non sarà poi così grave e si potrà trovarne una soluzione ad anno nuovo, così rientriamo nei conti.
La curiosità della gente porta sempre ad una visione poco realistica, la colpa è del controllore o del controllato?