Giallo a Canosa di Puglia, ipotesi suicidio
Giallo a Canosa di Puglia, ipotesi suicidio C’è un allarme suicidi in tempi di post pandemia ed è quello delle persone legate alla crisi che insieme alle difficoltà economiche, hanno deciso di farla finita.
Il periodo post-pandemico ha provocato decine di migliaia di morti in tutto il mondo, e tra le motivazioni, ovviamente oltre quelle economiche si aggiungono la depressione.
Oggi gli uomini, purtroppo, sono di nuovo tornati all’anno zero. E sarebbe da irresponsabili non tenere conto di questi numeri, impressionanti in quanto si rischia di affrontare un’altra “epidemia”, quello del suicidio sia per questione economiche che per depressione psicologica, e l’Italia, ora, non può permetterselo perché sarebbe una grave sconfitta per tutti quanti noi.
Giallo a Canosa di Puglia, ipotesi suicidio
A Canosa di Puglia (BAT) un pregiudicato 43enne Michele Mastrorillo è arrivato in ospedale esanime e con una ferita di arma da fuoco al torace. Al momento gli agenti del Commissariato di Canosa di Puglia non si sentono di escludere nessuna pista anche se l’ipotesi del suicidio potrebbe essere quella più accreditata.
Giallo a Canosa di Puglia, ipotesi suicidio
Nelle prossime ore gli agenti del Commissariato di Polizia di Canosa di Puglia, dovranno infatti chiarire se la morte del 43enne sia stata la conseguenza di un atto volontario o se il colpo sia stato esploso da un’altra mano. Al momento gli inquirenti stanno ascoltando i parenti della vittima e hanno avviato controlli anche presso l’abitazione del 43enne.
L’arma, detenuta illegalmente dalla vittima, è stata trovata nella camera da letto della sua abitazione in zona Torre Caracciolo, alla periferia della città. A dare l’allarme è stata moglie che gli dormiva accanto. La donna è stata svegliata dal rumore sordo del colpo di pistola e ha visto il marito, nel letto, insanguinato. I figli sono accorsi nella stanza dei genitori e hanno soccorso e condotto il 43enne in ospedale dove i medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Gli agenti della polizia di Stato, che indagano sull’accaduto coordinati dalla Procura di Trani, hanno sottoposto alla prova dello stub i parenti della vittima, ancora sotto shock, per fugare ogni dubbio.
Giallo a Canosa di Puglia, ipotesi suicidio
“La sua famiglia è sconvolta e non si spiega perché abbia fatto questo gesto assurdo”, dichiara l’avvocato dell’uomo, Sabino Di Sibio. Il 43enne era agli arresti domiciliari e “stava scontando un definitivo per otto mesi, e tra trenta giorni avrebbe espiato la pena per un episodio risalente a qualche anno fa”, continua il legale riferendo che il 43enne non era affetto da depressione né da altri problemi di natura psicologica.