A Martina sotto il vestito niente

A Martina sotto il vestito niente
Martina Franca Capitale della Valle d’Itria deve molto al suo festival che ha contribuito a creare un brand conosciuto in tutto il mondo, tale da portare migliaia di persone ogni anno ad ammirare una città ricca di bellezze architettoniche e paesaggistiche, oltre la gastronomia locale che primeggia per l’eccellente somministrazione ed anche per l’esportazione di prodotti tipici come il capocollo, le bombette e i prodotti caseari. Ebbene questa città ha un’altra faccia della medaglia o meglio: il vestito nasconde molti difetti dovuti ad un approssimativo modo di amministrare
Martina Franca. La sua denominazione é quella di una città che comprende due nomi comuni di genere femminile: Martina e Franca.
Martina e Franca sono due donne che si vestono bene e si sanno soprattutto truccare con cosmetici di pregio venduti a prezzi esorbitanti, ma che quando si struccano con un comune detergente ecco che esce fuori l’aspetto reale che di attraente ha ben poco.
Martina, sotto il vestito niente
Il martinese in genere è un cittadino che ama molto la sua terra, ma notoriamente è di bocca buona. Basta poco per accontentarlo e se si lamenta diventa masochista.
Negli ultimi tempi la nostra redazione è stata sommersa di messaggi sui continui cambiamenti dei sensi di marcia che dimostrano la confusione di chi si alza al mattino, probabilmente dopo aver fatto un brutto sogno, e decide di cambiare tutto rispetto al giorno precedente. Oppure quando inizia a disegnare strisce pedonali invisibili come quelle della foto che non sono state mai completate

Certo, solo i cretini non cambiano mai idea e probabilmente i repentini cambiamenti evidenziano un “elevato quoziente intellettivo” al di sopra della media di colui o coloro che li attuano sotto lo sguardo di dirigenti distratti o poco attenti.
Innamorarsi di Martina dopo San Valentino e dopo il carnevale non deve essere stato facile per i turisti e nemmeno per quell’imprenditore che ieri, pomeriggio verso le 14:00 portava dei suoi clienti o ospiti ad “ammirare” il centro storico della città con il basolato ancora pieno di coriandoli, spiegare ad una signora dove poter andare al bagno.
Già, dove andare? L’imbarazzo sul viso dell’imprenditore che, non sapendo dove indirizzarla, cambia discorso incentrandolo sulle bellezze della Basilica di San Martino invitando i suoi ospiti ad entrarci per ammirarla o forse per chiedere aiuto alla provvidenza.
A Martina sotto il vestito niente. A Martina Franca capitale della Valle d’Itria è impossibile per i turisti andare al bagno di pomeriggio
Nello stesso momento, entrando nei bagni pubblici (unici ad essere aperti a quest’ora) proprio vicino alla Basilica, ecco quello che appare ai nostri occhi….

Nel primo pomeriggio tutti i bar del centro della città sono chiusi. Chi ha un bisogno impellente (soprattutto i bambini), di andare al bagno deve appartarsi in qualche angolo lontano dagli occhi indiscreti per evitare di farsela addosso, vigilato dallo sguardo della “Quarantena” che penzola in Via Garibaldi. Questo va bene per i i bisogni liquidi, ma per quelli solidi non resta che imitare i cani.
Ma, nonostante il carnevale sia finito da giorni, i coriandoli giacciono sul basolato in ricordo delle sfilate dei bambini e a dimostrazione che nessuno pulisce o stura i bagni pieni di urine fatiscenti.

Ma Martina è la “Capitale della Valle d’Itria”, un agglomerato di trulli e case rurali tra alberi e vigneti in una valle che il mondo ci invidia.
Aimè anche qui il risultato è piuttosto desolante. Buste di immondizia riversate sulle strade a disposizione di cani, volpi e randagi, oltre alle carcasse di animali investiti che restano per giorni e e giorni al centro della careggiata.
Certo, tutto questo è colpa degli incivili, ma si arriva addirittura a rimpiangere un ex assessore che metteva delle microcamere nascoste per scovare e multare i responsabili.

Una giustificazione per tutto questo c’è. La città è in trepida attesa che l’Assessora al ramo finalmente possa partorire e che dopo il tempo concesso per l’aspettativa, tornare ad occuparsi di ambiente.
Ma se, per tutto quello che vi abbiamo raccontato finora c’è da piangere, ci pensa l’Amministrazione a farci cambiare umore
L’agenda Martina per i prossimi tre mesi ha in programma degli eventi per … farci ridere.
Tutto ciò ci riporta all’inizio dell’articolo: E’ importante truccarsi, piuttosto che esaltare la propria bellezza naturale? E’ la ragione per la quale, seppure destinatari di lettere, messaggi ed email alle quali non sappiamo dare risposte, preferiamo concludere con la locandina di un celebre film che esprime lo stato di noi tutti che amiamo questa città e di coloro che non vorrebbero rassegnarsi.
