Spaccio di droga nel carcere di Taranto: per 12 imputati chiesti quasi 100 anni di reclusione
La droga sarebbe entrata nel carcere di Taranto durante i colloqui grazie ad alcuni dei parenti dei detenuti tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020. I parenti, infatti, sarebbero riusciti a superare i controlli di routine, consegnando ai detenuti piccoli quantitativi di cocaina, eroina e hashish. Droga che poi avrebbe alimentato lo spaccio nelle celle. Le indagini condotte dai carabinieri e dalla Polizia Penitenziaria, hanno consentito l’incriminazione, in relazione a questo filone investigativo, di 19 imputati, tra familiari e detenuti.
Per undici di questi, che hanno chiesto il rito abbreviato, tutti accusati di concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, il pm ha richiesto la condanna a otto anni di carcere. Per uno solo la richiesta è stata di quattro anni di carcere. Un totale di 92 anni di reclusione complessivi. La sentenza è prevista per fine luglio.