Lasorsa non c’è più
Ha cercato di accasarsi con tutti, ma nessuno lo ha voluto, ad iniziare dal sindaco Ancona al quale lui si era sempre “affidato” già dal momento in cui aveva vinto un ricorso che lo permise di andare al ballottaggio al posto di Pulito. Era andato a piangere anche da Emiliano affinché lo candidasse nella lista CON, ma gli si era schierato contro proprio Palmisano che, all’indomani della sua candidatura, aveva criticato e dal quale pretendeva di essere candidato. Nelle ultime settimane ci ha provato con tutti, addirittura arrivando a “colloquiare” con alcune frange della destra estrema. Ma era un peso per tutti. E non si trattava di antipatia. Sono tante le cose che avrebbero rappresentato una vulnerabilità per chiunque lo avesse candidato. Come non parlare della viabilità; dei pullman cittadini che sostano permanentemente, non avendo alcun passeggero in piazza D’Angiò; dei monopattini incustoditi; dei parcheggi a strisce blu; delle figuracce televisive durante la Fiera di San Martino; oppure della gestione delle Feste Patronali.
Eppure, sono sicuro, la sua estromissione dalla politica sarà per lui una opportunità. Potrà tornare a fare a tempo pieno la sua professione ed il padre, senza sottrarre a loro più tempo con la politica.
Ma, prima di andar via, non poteva mancare il suo commiato.
Su una lettera postata sui social motiva la sua esclusione dovuta all’aver: “imbarcato larghe fette del centro destra in vista anche delle elezioni politiche del prossimo anno ed allontanare le voci libere che possono costituire un problema su questo percorso”, quando proprio lui con alcune frange del centrodestra ha elemosinato una candidatura fino all’ultimo minuto. Parla di 10 anni della sua vita da lui dedicati per “combattere un sistema che impediva a Martina di fare passi in avanti ed altri dieci per costruire un progetto politico tutto nuovo in grado di governare come mai prima”, Beh, questa sembra la bugia più grossa, visto che negli ultimi 10 anni, di questo sistema, lui ne ha fatto parte con ruoli importanti e con una maggioranza consiliare bulgara. Lui che è stato un estremo assertore dell’approvazione di un PUG ad ogni costo, in fretta e furia e senza condivisione.
Lasorsa dà la colpa della sua esclusione ai “nuovi ingressi in coalizione e l’atteggiamento di chi ne governa le scelte mi fanno comprendere che quel ciclo è definitivamente interrotto”. Ebbene, le cose sembrano essere proprio all’opposto di quello che dice (forse lo ha scritto prima che Palmisano/Pentassuglia rischiassero il divorzio da Emiliano proprio per aver escluso una lista di persone provenienti proprio dal centrodestra, con i quali lui stesso si sarebbe candidato insieme senza alcun problema), ma lui ha la spregiudicatezza di affermare che “…non sono bravo a mentire”
Un momento di sincerità lo ha quando scrive “Ci saranno altri, più bravi di me”. Non sarà onestamente difficile, da qualsiasi parte politica provengano
Ma la sua lettera si conclude purtroppo con una minaccia: “…. ci rivedremo presto. Prima di quanto si creda”.
Appena il giorno prima, convinto di essere tra i candidati e in una coalizione diversa, aveva scritto sotto la sua foto: “La buona politica non ha colori”, ebbene proprio il contrario di quando attacca gli avversari notoriamente suoi nemici. Lasorsa è arrabbiato, ma in fine dei conti è una brava persona. Tre anni fa, in un post che conservo gelosamente, Pasquale Lasorsa scrisse: “Il mondo sarebbe migliore senza di te”. Pochi mesi dopo mi venne un tumore dal quale sono miracolosamente guarito, ma da quel momento, ogni qualvolta l’ho incontrato per scaramanzia ho sempre toccato ferro (o altro in mancanza di chiavi nella tasca). Ma io non sono come lui e gli auguro il meglio. Non mi permetterò più di offrirgli un caffè per fargli alzare la pressione, ma quando lo vorrà, potrà offrirmelo lui ed io a differenza sua lo accetterò, per educazione. Senza rancore