PUGLIA: SONO I GIOVANI PUGLIESI I “NUOVI POVERI”
Alto tasso di disoccupazione per i giovani sopratutto per le donne e crisi aziendali sempre più presenti: è questa la mappa dela precarietà lavorativa in Puglia. Un report della Cgil regionale è stato presentato questa mattina in conferenza stampa a Bari.
In base agli indicatori presi in esame, sul mercato del lavoro risaltano le difficoltà che vivono le donne a entrare nel mercato del lavoro, con un tasso di occupazione del 32,5% e un tasso di inattività del 60,6%. Sono solo 140mila gli under 29 che lavorano in Puglia, tra cui un quarto lavora nel commercio e un 20% tra agricoltura e servizi. Dichiara Pino Gesmundo, segretario generale Cgil Puglia: Dobbiamo scongiurare che con gli investimenti del Pnrr si verifichi quanto sta già avvenendo, e cioè una crescita senza buona occupazione o addirittura perdita di posti di lavoro. In Puglia vi sono tantissime crisi aziendali, si vive una condizione di precarietà che trascina con sé povertà salariale e desertificazione demografica a causa dell’emigrazione. La politica la smetta con i teatrini e si confronti sulle cose da fare: diciamo alla Regione Puglia che serve un’idea di sviluppo, una visione strategica, e soprattutto una regia e una coerenza d’insieme degli interventi, partendo dalla centralità del lavoro. Per questo rilanciamo la proposta di un Patto per il lavoro come luogo di confronto e assieme strumento operativo, una cornice dentro la quale definire gli obiettivi verso cui orientare le progettualità e le risorse del Pnrr e dei Fondi Strutturali per sostenere la creazione di buona occupazione. Chiediamo alla Regione di farsene promotrice”.