ALTAMURA VERSA IN CONDIZIONI PIETOSE
Il termine città ha una radice comune con il termine ” politica ” , dal greco polis e viene utilizzato in riferimento all’ attività ed alle modalità di governo di maggioranza. Tutti gli sforzi che gli uomini politici di maggioranza hanno svolto in 3 anni e mezzo di amministrazione, sono inutili e assurdi, perchè la città è destinata a perire.
L’ ultimo atto della tragedia dopo polis, è viropoli, la città malata a cui conseguirà Altamura ” necropoli ” , la città della disfatta amministrativa, intendo “. Quest’ assunto lo si coglie dal vano ed inutile eloquio della maggioranza e dalle rappresentazioni teatrali consone nel teatro dell’ assurdo. Il cittadino è oramai entrato in conflitto con la verità.
Altamura sta vivendo sembra ombra di dubbio, uno dei momenti più tristi della sua storia politica amministrativa, che meriterebbe una attenta e responsabile presa di posizione ed un ” rimboccarsi di maniche ” da parte della giunta e da chi si è sempre vantato e continua a vantarsi di aver vinto le elezioni amministrative perchè democraticamente scelti dai cittadini, dimenticando che una volta vinte le elezioni, bisogna fare di tutto per amministrare bene e onestamente, per restituire ai cittadini la fiducia accordata all’ interno dei seggi elettorali.
E’ sotto l’ occhio di tutti invece, lo stato di degrado e di abbandono in cui versa la nostra città, è lampante. Non si scorge all’ orizzonte la ben minima forma di reazione, forse per troppa superficialità degli esponenti che compongono la maggioranza amministrativa della nostra Altamura. Ci troviamo impantanati fino al collo in problemi che sembrano destinati a rimanere perennemente senza soluzione.
Le strade colabrodo rappresentano un’ offesa per i soldi spesi e per l’ intelligenza delle persone. In periferia e nel centro storico, discariche a cielo aperto. Una città inadempiente solo l’ aspetto della tutela a sostegno delle categorie più deboli, comprese quelle dei disabili che, finora non hanno avuto risposte adeguate, lasciate nel limbo anzichè essere aiutate e sostenute, essendo una vera risorsa della comunità. Chi deve controllare? Controlli.
La dura realtà invece, di fatto…. è iniziata l’ autogestione dei cittadini sempre più stanchi di vedere lo scempio e si organizzano con ” fai da te “. Complimenti al cittadino e vergogna alla macchina burocratica.
Lo spettacolo offerto ai cittadini è davvero desolante. Tra selfie e proclami vari, la città annaspa e i cittadini sono sempre più abbandonati a se stessi. Se, spesso la svolta è dietro l’ angolo, osserviamo troppo che la politica di sinistra, è una circonferenza.
Sono oramai passati più di tre anni dell’ amministrazione Melodia, ma i problemi sono rimasti gli stessi e sono oltre che susseguiti, anche aumentati. L’ Amministrazione Melodia ha sempre portato con sè il ” Peccato originale ” di voler centralizzare solo e sempre la maggioranza a discapito dell’ opposizione. Al campo Cagnazzi dobbiamo aggiungere il degrado e lo stato di abbandono del campo di Via Lago Passarello. A dichiarare ciò è il consigliere di opposizione Giandomenico Marroccoli, altro che svolta. Tutto ad Altamura procede per inerzia, e ci siamo ridotti a sperare che quest’ inerzia basti a farci sopravvivere fino alle prossime amministrative.
Giandomenico Marroccoli: ” Nel contesto di queste considerazioni, ciò che mi fa ancora più rabbia è che tutto questo avviene sotto lo sguardo indifferente dell’ amministrazione, ed in particolare che forse Altamura rappresenta l’ unica realtà amministrativa che non ha sentito la necessità di indire consigli comunali aperti ai cittadini per dibattere, come se non ci sia nulla da discutere, come se non vi fossero problemi da risolvere, senza dare conto ai cittadini , tanto meno ai consiglieri di opposizione che da tempo chiedono chiarimenti di natura amministrativa ma che puntualmente non vengono neanche ascoltati, con una maggioranza che mette in atto una metodologia amministrativa marcatamente ed evidentemente anti-democratica. Altamura può essere paragonata ad una nave impantanata in acque putride, governata da un’ amministrazione che latita, è assente ed è naturale che tra i cittadini predomina il rimpianto”.
Si è parlato di lavori fatti male, ma in realtà manca la concessione di come si realizzi un progetto: l’ idea, la programmazione, l’ esecuzione e la verifica, le quattro fasi prodromiche che, se seguite non avrebbero portato allo scempio di Altamura.
” Mi è capitato di incontrare stranieri – continua Marroccoli – disorientati, che non avevano un posto dove mangiare, acquistare prodotti locali e il famoso pane DOP, prerogativa della nostra città. Come mai di quella capacità organizzativa e di accoglienza non si trova la minima traccia nella preparazione dell’ accoglienza ai turisti? “
Solo con il reale e pragmatico coinvolgimento di tutto il tessuto urbano, la nostra città può realmente crescere sia socialmente che economicamente, andando così una volta per sempre a raggiungere e conquistare quell’ agognata identità di città unica. Servono i fatti e non i proclami. Serve uno scatto d’ orgoglio di una città che negli ultimi anni è stata umiliata e maltrattata.
I cittadini devono riappropriarsi della città, rendendola confortevole e rispondente ai bisogni della comunità. Il contributo di tutti è essenziale, onde tenere sempre accesa la fiaccola di quei valori che alimentano la nostra fede, ognuno deve fare la propria parte nell’ interesse generale.
Francesca Branà