Albano: “Una estate nel sole, aspettando tempi migliori”
Albano Antonio Carrisi, più comunemente conosciuto come Albano, pugliese a Denominazione d’Origine Controllata, come i suoi vini d’altronde, che produce nelle sue tenute di Cellino San Marco, un paese di poco più di 6000 abitanti che conoscono in tutta l’Italia per aver dato i natali al cantautore, personaggio televisivo e attore italiano. E’ proprio qui che Albano Carrisi vive in una tenuta circondata da 60 ettari di bosco denominata “Aurito”, costituita da lecci, eucalipti, querce vallonee, robinie, corbezzoli, lentisco, mirto, rovo, licheni e muschio e distante 12 km dal Mare Adriatico, 22 km dal Mar Ionio. I suoi vini hanno preso i nomi dagli affetti più importanti della sua vita. Ad esempio Don Carmelo, il papà al quale è stato molto legato o a canzoni che lo hanno portato ad essere conosciuto in tutto il mondo, come Nostalgia e Felicità. Settantott’anni intensamente vissuti durante i quali ha venduto 25 mln di dischi che gli hanno fatto vincere
26 dischi d’oro e 8 di platino ed ha partecipato ad una quindicina di Festival di Sanremo mietendo successi a ripetizione.
Albano, qual è l’estate che ricordi in particolare e a quale canzone la colleghi?
Ogni estate ha un suo calore. La canzone del sole, ovviamente è quella alla quale sono maggiormente legato e si riferisce all’estate del 1967. Esprimeva il momento della partenza ed iniziare una vita nel sole. E’ una canzone positiva al massimo. E’ stato il mio primo immenso successo. Sono legato a quella canzone per molti motivi: mi ha portato al successo in maniera imponente e mi ha aperto le porte della televisione e del cinema, oltre a fami improvvisamente conoscere all’estero
Tanti gli anni di carriera
Cinquantacinque. Nel 1965 la mia prima canzone “La strada” di Mogol il testo e musica di Gene Francis Alan Pitney
Ma c’è stata una canzone che avresti voluto scrivere tu?
Mi faceva impazzire “Nisciuno po’ sape” di Domenico Modugno, ma anche “Amara terra mia” o il “Ragazzo della via Gluck”
Con Celentano un rapporto straordinario
E’ stato il mio primo datore di lavoro. Sono stato sei anni nel clan di Celentano
E poi c’è anche Pippo Baudo, un pilastro importante della tua carriera
Il 6 giugno Pippo Baudo e ci sentiamo E’ stato un fratello maggiore. Il 6 giugno abbiamo insieme festeggiato i suoi 84 anni.
Tanti Festival di Sanremo. Quale il più importante?
Ogni festival ha avuto una sua specialità. C’è stato anche un provino nel 2017 con una canzone fantastica e mi hanno fatto fuori come se fossi un principiante. Non mi sono arreso. Mi devono restituire la dignità che mi hanno tolto. La canzone si intitolava “Di rose e di spine”
Tu sei stato il vero Ambasciatore della Puglia nel mondo e non solo con le tue canzoni
La Puglia ha un sacco di risorse. Ho fatto venire nella mia terra ambasciatori, televisioni, giornalisti e personaggi importanti. Agli inizi della mia carriera, per far capire dove si trovasse, dovevo disegnarla. Eppure, ti sembrerà strano, nelle mie tenute sono ancora senza acquedotto e meno male che ho un pozzo artesiano. Alla puglia ho dato tutta la mia anima
Parliamo della tua masseria
Ho una vecchia masseria che ho ristrutturato, ricavandone un albergo di 50 stanze, un ristorante e una pizzeria, delle piscine, una Spa E’ un gran bel posto
A Cellino San Marco ho organizzato per alcuni anni il “Mea Puglia Festiva. Sono riuscito a portare tanti grandi artisti come Placido, Checco Zalone, Boy George, Massimo Ranieri, Gianni Morandi, Lino Banfi e tanti altri amici.
Ed ora il Covid sembra essere il vero protagonista della nostra vita
Il virus non ha guardato in faccia nessuno. Meno male che c’è stata una squadra di medici ed infermieri che hanno salvato l’umanità.
Ma pensi sia finito?
Dobbiamo ancora preoccuparci. E’ in agguato con delle armi che solo lui conosce. Leggiamo che ci sono varianti che continuano a fare danni
Che estate sarà questa?
Una estate nella quale dovremo ancora adattarci, sperando che il prima possibile, questo virus possa essere sconfitto, così come in passato ne sono stati debellati altri, come ad esempio la spagnola.
La tua estate sui palcoscenici?
Nulla. Sarò fermo estate
Intanto è uscito un inedito duetto con i Sud Sound System: Come l’edera, un brano scritto su una base musicale composta dallo storico tastierista della band, Maestro Garofalo e masterizzato presso “The Exchange Studios” di Londra e mixato a Kingston negli studi di “Tuff Gong”, leggendaria etichetta giamaicana fondata da Bob Marley. Al Bano rimodella gli schemi canonici della musica tradizionale italiana di cui è capostipite in favore delle ritmiche pulsanti del reggae, a cui sembra da sempre appartenere.
E stata una sinergia tra due realtà diverse della musica salentina ed abbiamo dato vita a un inno intrigante di speranza e vitalità. Siamo due generazioni lontane e stili musicali diversi, ma è un sound tutto da ascoltare
Buona estate Albano
Grazie, auguri a tutti ed occhio al virus