Toh chi si rivede. E’ tornato Perrini che ora difende Lopalco
C’era una volta tale Perrini Renato, imprenditore edile che si era convertito alla politica. Si riteneva il paladino degli emarginati, degli ammalati e soprattutto dei loro familiari che avevano patologie ed erano ricoverati negli ospedali tarantini. Vagava da un ospedale all’altro senza sosta e convocava conferenze stampa davanti agli stessi, come ad esempio il Moscati, difendendo medici e sanitari, fino a quando, proprio quell’ospedale, finiva sotto la lente di ingrandimento dei media nazionali ed iniziavano delle indagini della Procura. Da quel momento di Perrini si perdevano le tracce, perlomeno fino ad oggi. Ombra di Fitto, lo seguiva da un partito, all’altro; da un movimento civico, ad un movimento Questo, fino a quando, l’ex presidente della Regione Puglia, non approdava nel partito della Meloni.
“Lo seguirò ovunque lui vada”, dichiarava Renato (così preferisce essere chiamato) che intanto riusciva ad “impossessarsi” del partito dei “Fratelli d’Italia” dell’intera provincia tarantina. Populista di natura, otteneva circa 10.000 preferenze alle scorse regionali. Il Consigliere regionale riusciva, grazie ai voti ricevuti, la vicepresidenza della Commissione regionale alla Sanità.
Ebbene, da diverse settimane i suoi stessi sostenitori e i componenti dei vari comitati cittadini hanno perso le sue tracce. A Martina Franca, ad esempio, dove il Consigliere si è sempre vantato di essere nato e vissuto per alcuni anni, prima di trasferirsi nella vicina Crispiano, un suo Consigliere comunale, già candidato Sindaco nella Capitale della Valle d’Itria
è stato praticamente gettato alla gogna mediatica per una questione di vaccinazioni, proprio da un “pennivendolo che si spaccia per giornalista che pochi giorni prima si era onorato di avere il Perrini come suo brillante ospite. Il Consigliere regionale non ha sprecato una sola parola in difesa del medico, così come non lo ha fatto, a differenza del Coordinatore provinciale del suo partito, Dario Iaia, nei confronti del Comune di Martina Franca che aveva deciso di far vaccinare i dipendenti comunali prima di anziani e ammalati con patologie, così come non ha sprecato una sola parola quando, sempre prima di persone fragili ed anziani, venivano vaccinati nella provincia jonica sacerdoti, clero, vescovi ecc. Eppure, non erano proprio le persone fragili che il Consigliere regionale dichiarava di difendere?
“Come si cambia per non morire” diceva Fiorella Mannoia in una sua canzone, ma finalmente questa mattina: la montagna ha partorito il topolino. Un comunicato che l’ufficio stampa del Perrini (nulla a che vedere con l’Ospedale di Brindisi), facendo attenzione al non inviarlo alla nostra redazione, svelava l’arcano. Nel giorno in cui il Senatore Dario Stéfano, attaccava proprio l’Assessore Lopalco, facendo riferimento ad una lettera inviata dai medici pugliesi ed anticipata proprio in diretta dalla nostra testata, diceva: “la lettere con la quale anche i sindacati dei medici pugliesi chiedono ai Nas di fare chiarezza sul confusionale piano vaccinale in Puglia, che oggettivamente mostra limiti e criticità evidenti, merita grande attenzione” , in pratica chiedeva il commissariamento di Lopalco e che lo stesso Presidente Emiliano sembra aver in qualche modo recepito, limitando le funzioni del suo stesso Assessore alla Sanità che manterrà la responsabilità scientifica e sanitaria e resterà nella cabina di regia coordinata da Michele Conversano, ma non potrà avvalersi degli uffici del dipartimento Salute e occuparsi degli adempimenti distributivi e gestionali.
Scaricato dal PD, dai medici attraverso il proprio sindacato e dallo stesso Emiliano, Pier Luigi Lopalco, approda nelle braccia del Consigliere Regionale Renato Perrini che scrive: “Ho ringraziato l’assessore Lopalco per il suo lavoro, perché non sono il tipo che si nasconde dietro un’appartenenza politica, e riesco quindi a capire il momento particolare”. Perrini capisce il momento particolare di Lopalco dimenticando quello delle famiglie delle centinaia di vittime e delle loro famiglie, proprio di una provincia, quella di Taranto, che è tra le peggiori in Europa per morti, contagiati e posti occupati nelle terapie intensive e nei reparti ordinari.
Non ci resta che ringraziare, da parte nostra, Perrini per aver a sua volta ringraziato uno dei responsabili di questa situazione.
Grazie Renato!