Pasqua con chi puoi!
Tutti conoscono il detto “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi”. Quest’anno non è così, ma il nuovo detto diventa: Pasqua con chi puoi. Praticamente puoi trascorrerla solo con le persone con le quali vivi. Ci sembra di vivere all’interno di uno di quei thriller con Simbionti alieni che vogliono distruggere il genere umano. No, non sono un esperto di film di fantascienza, tanto da aver dovuto interpellare mio figlio per farmi dire come vengono chiamati questi personaggi. Se ci fate caso, abbiamo la sceneggiatura adatta per creare un film di questo genere. Quasi sicuramente, tra cinquant’anni, racconteranno i nostri tempi come uno di questi film. Chissà chi saranno i buoni e chi i cattivi e se il finale sarà drammatico o a lieto fine. Sicuramente ci saranno i medici pazzi. Forse avranno le sembianze di quei virologi sapientoni che entrano quotidianamente nelle nostre case e diventati famosi come Al Pacino, Raoul Bova, Leonardo Di Caprio, Denzel Washington, Luca Argentiero o Pierfrancesco Favino. Chi interpreterà il sinistro “Arcuri” o il modesto “!Speranza” ???. La cosa che mi incuriosisce di più è: come ci giudicheranno i figli dei nostri pronipoti. Provate per un attimo a pensarci seriamente. I mostri che ci stanno annientando difficilmente avranno un volto. Si sentirà, per tutta la durata del film, la loro presenza. Mi ricordo quando, da bambino, trasmettevano nella allora TV in bianco e nero un film di paura che si chiamava Belfagor il fantasma del Louvre. Mi terrorizzava e difficilmente riuscivo a prendere sonno. Avevo sette o otto anni e spesso saltavo nel letto dei miei genitori dopo aver visto una puntata. Per cercare di vincere la paura provavo a guardare, durante la visione del film che non potevi interrompere o cambiare canale, in quanto non esisteva ancora il telecomando, gli occhi dei tuoi genitori, per cercare di prendere coraggio. E’ la stessa cosa che faccio ancora oggi quando in aereo, durante delle turbolenze, mi assale la paura e guardo in faccia le Hostess e gli Steward, se rimangono o meno tranquilli. Ebbene le storie che racconteranno questi anni terribili dal finale incerto, saranno solo frutto di fantasia? Come saranno raccontate dai libri di storia? Di certo ogni anno, il 18 marzo, il presidente della Repubblica ed i singoli sindaci porteranno le corone d’alloro sui monumenti fatti costruire dai futuri Renzo Piano per ricordare le vittime del nuovo Olocausto che avranno, fino ad allora, cancellato dalla memoria quello nazista. Come saremo raccontati nelle storie ai bambini dei nonni del futuro? Forse come degli insetti imbecilli che sfidavano i mostri invisibili, conducendo una vita normale o dei politicanti, ispirandosi esattamente ai colori, come quelli nazisti. Allora, un triangolo giallo o una Stella di David identificava i prigionieri ebrei, uno marrone i prigionieri rom. Uno viola identificava i testimoni di Geova, mentre uno di colore nero gli asociali, i malati di mente, le donne omosessuali e le prostitute. Un triangolo rosa identificava gli omosessuali maschi. Infine uno di colore rosso, identificava i prigionieri politici.
Oggi siamo arrivati solo a zona bianca, gialla, arancione, rossa, rosso rafforzato, ma date tempo al tempo ed arriveranno altri colori.
“Ipsa historia repetit”, dicevano i latini se mi ricordo bene, pur non essendo stato bravo in materia. Ma eravamo partiti da “Pasqua con chi puoi”. Alla fine sarà come diceva il mio amico Peppino Ceci, famoso ristoratore martinese del ristorante Le Ruote: “Fai come vuole il cuore tuo”!