Lecce: Maltrattamenti nei confronti della convivente e dei figli minorenni. Arrestato
Lecce: Gli agenti della Polizia di Stato in servizio alla Sezione Voanti della Questura, intervenivano su richiesta giunta all’utenza 113, da parte di una donna particolarmente intimorita ed agitata in quanto il suo ex compagno, un montenegrino 36enne, stava tentando di entrare in casa attraverso la finestra e minacciava di morte lei e i suoi familiari, se la donna non avesse ripreso a frequentarlo. I poliziotti intervenuti venivano a loro volta aggrediti dall’uomo che cercava di avere a tutti i costi un contatto con la ex compagna.
L’uomo, nonostante la presenza degli agenti, continuava ad urlare in strada con rabbia incontrollabile, cercando più volte di raggiungere la donna, minacciando di ucciderla.
Gli agenti di polizia pertanto, dopo averlo bloccato, lo conducevano in Questura dove l’uomo continuava ad avere un comportamento aggressivo, proferendo minacce di morte contro la sua ex compagna e tutta la sua famiglia, in particolare nei confronti della sorella e della madre, che le avevano dato ospitalità, dopo che la donna aveva deciso di lasciarlo allontanandosi di nascosto insieme ai figli.
Nel frattempo la donna formalizzava la denuncia raccontando che circa cinque giorni prima, a seguito dell’ennesimo episodio di violenza fisica subita ad opera del suo ex, si era trasferita presso l’abitazione della sorella, dove era appunto intervenuta la Polizia poco prima.
La parte offesa dichiarava inoltre che i numerosi episodi di violenza e vessazioni posti in essere dall’ex compagno, avvenivano sistematicamente in presenza dei cinque figli minorenni, di età compresa tra i 13 e i 4 anni, e che in una sola circostanza ella aveva sporto querela, nell’anno 2017.
Dopo la querela ,tuttavia, il comportamento del suo ex compagno era peggiorato, poiché questi si era vendicato sottoponendola ad ulteriori violenze e minacce fino ad indurla a rimettere la denuncia. Raccapriccianti le descrizioni della violenza, si legge in denuncia” mi svegliava a forza di botte, sputi, insulti tanto da lasciarmi tramortita per terra…”.
Considerato lo stato di agitazione della donna, si è richiesto l’intervento sul posto del personale 118 che le riscontrava effettivamente “Algie da aggressione”.
La donna ed i suoi figli sono stati condotti in una località protetta, mentre l’uomo su disposizione dell’A.G. è stato arrestato e condotto presso la Casa Circondariale di Borgo San Nicola.
Si omettono dati sensibili a tutela della vittima