A Manduria si va al ballottaggio
Amministrative a Manduria, si va al ballottaggio tra Pecoraro e Sammarco. Da un certo punto di vista potrebbe essere definito un “colpo di scena” il ballottaggio tra due forze di centrosinistra, considerato che, fino alla vigilia della votazione la “vox populi” dettava invece un probabile confronto finale tra Bullo e Sammarco o anche tra Bullo e Pecoraro. Infatti, la distanza tra il candidato di centrodestra Lorenzo Bullo, 4.206 voti e i due del centrosinistra, Gregorio Pecoraro, 4.833 voti e Domenico Sammarco, 4.511 voti è di poche centinaia di unità. Eclatante, ma non inatteso il successo personale conseguito dal candidato sindaco indipendente Cosimo Breccia con i suoi 2.370 voti, neofita della politica locale, presentatosi con il solo movimento Manduria Noscia. Meno entusiasmante è stato invece l’esito per il secondo candidato del centrodestra, Dario Duggento, che si è dovuto accontentare di 1.682 voti, mentre davvero minimo il raccolto per il candidato del Cdu, Leonardo Moccia, con appena 344 voti. Questo in toto il quadro dei risultati relativi ai candidati alla poltrona di primo cittadino di Manduria; ora la parola passerà nuovamente ai cittadini che dovranno pronunciarsi il 4 e 5 ottobre a chi concedere lo scettro per la guida della città nei prossimi 5 anni. Intanto, da parte della formazione di centrodestra, è stata espressa una certa perplessità su alcune centinaia di voti risultati non validi e, a tal proposito, sarebbe anche stata annunciata la possibilità di un ricorso. Ad oggi, però, non risulta nulla di ufficiale in tal senso. Ciò che ci sentiamo però di riportare è la grande lentezza mostrata nello spoglio delle schede e nella comunicazione dei risultati da parte delle varie sezioni. In ogni caso, ora l’attenzione è calamitata dal ballottaggio per il quale è prevista una lotta all’ultimo voto, mentre, attraverso una nota ufficiale a firma della coalizione che rappresenta il candidato Domenico Sammarco, viene escluso qualsivoglia apparentamento. In ogni caso, il giudizio popolare, sarà tassativo e senza dubbio orientato in base alle proposte e al programma che ciascuno dei contendenti esibirà, tenendo conto che la platea dei votanti, ormai “vaccinata” rispetto a promesse e castelli in aria, vorrà vedere fatti concreti, dopo una serie di amministrazioni che hanno portato Manduria allo stato in cui purtroppo si trova, con 6 commissariamenti subiti di cui l’ultimo addirittura ministeriale e triplice, a causa dello scioglimento del consiglio per infiltrazione mafiosa. Dunque, Manduria attende la ricostruzione totale, sia sotto il profilo politico amministrativo, sia della legalità e trasparenza, quindi un effettivo rilancio e la riconquista del ruolo di città come punto di riferimento della provincia orientale jonica, così come fu in passato. I problemi che il prossimo sindaco e la sua amministrazione si troveranno ad affrontare sono davvero molteplici e riguardano più nello specifico: la sicurezza, la questione ambientale, depuratore e scarico a mare, raccolta differenziata, discarica, gestione servizi di gestione immobili, strade e verde pubblico, la situazione dei continui tagli all’ospedale Giannuzzi, la riorganizzazione della macchina amministrativa. Non si può non ricordare al prossimo sindaco che dovrà attivarsi quanto prima alla ricerca di finanziamenti, al contrario, molte opere già programmate (mai eseguite) non potranno avere un futuro, in quanto, le casse comunali sono carenti di fondi. Altro importante ruolo della prossima amministrazione, sarà quello del coordinamento e miglioria della gestione del crescente disagio sociale, assieme alla ormai eccessiva disoccupazione e conseguente stato di difficoltà di numerose famiglie. Insomma, da parte dei cittadini manduriani, non si attende certo un sindaco con la bacchetta magica ma, un amministratore che assieme al proprio gruppo possa coerentemente quanto meno iniziare a rigenerare la fiducia nella popolazione da troppo tempo delusa ed amareggiata per la gestione approssimativa figlia di un infimo pressapochismo politico amministrativo generato in questi ultimi anni.
Gianluca Ceresio