Salvatore Fuggiano “Voglio dare voce a questo territorio”
Fra le candidature che il territorio tarantino sta esprimendo in vista del rinnovo del Consiglio regionale della Puglia, a cui le cittadine e i cittadini pugliesi saranno chiamati il 20 e 21 settembre prossimi, ha un posto di rilievo quella di Salvatore Fuggiano, avvocato, per diversi anni consigliere e assessore comunale di Massafra.
Da diverso tempo ormai, Fuggiano è consulente per numerose imprese, società e aziende sia pubbliche che private. Nel corso degli anni è stato membro dei consigli direttivi e di amministrazione di diverse realtà del territorio, tra cui ANCE-Assindustria di Taranto, Taranto Sviluppo e FinPuglia; ha fatto parte del collegio sindacale di Scuola Edile e di Cassa Edile. Abilitato all’insegnamento nella scuola superiore, è stato docente di marketing in corsi di formazione e aggiornamento professionale.
Consigliere comunale di Massafra dal 2001 al 2011, ha anche svolto l’incarico di assessore comunale per ben sette anni, curando le deleghe alle risorse umane e al contenzioso, settori delicati e particolari nell’amministrazione pubblica.
Avvocato Fuggiano, perché ha deciso di candidarsi al Consiglio regionale della Puglia?
Ho deciso di candidarmi al Consiglio regionale della Puglia per dare voce, volto e rappresentanza concretamente a quelli che sono i problemi e le istanze della mia comunità, del mio territorio.
Dando un’occhiata alla realtà di questo territorio, rispetto alle altre province pugliesi e alla realtà regionale in generale, ritiene che la provincia di Taranto sia trascurata e in un certo senso messa ai margini?
Sicuramente la provincia di Taranto, rispetto ad altre province pugliesi, risente di una marginalizzazione da parte del Governo regionale. Analizzando da varie punti di vista il nostro territorio, possiamo vedere come i comparti penalizzati siano tanti: la sanità, l’agricoltura, le piccole e medie imprese, la logistica, le infrastrutture. È innegabile che ci siano ritardi accumulatisi in ben quindici anni di malgoverno del centrosinistra, malgoverno – io dico – a firma di Vendola ed Emiliano.
Immaginiamo di trovarci al giorno seguente le elezioni regionali e che Lei sia stato eletto al Consiglio regionale della Puglia. Alla luce della sua lunga esperienza di amministratore e di professionista, quali sarebbero – secondo Lei – le prime problematiche su cui mettere immediatamente le mani e quindi risolvere?
Le problematiche a cui bisognerebbe dare la priorità subito sono davvero tante e ciascuna ugualmente importante alle altre. Ritengo che l’impresa – soprattutto per il nostro territorio, le piccole e le medie imprese – rappresentino il motore dello sviluppo di un corpo economico, di una comunità come quella in cui viviamo. Senza l’impresa non ci può essere sviluppo, non ci può essere occupazione. Mai come in questo momento le imprese hanno bisogno di attenzione, hanno bisogno di poter accedere a quei finanziamenti europei che purtroppo il Governo regionale in carica non è stato in grado di intercettare e portare sul territorio, fallendo miseramente in un compito di fondamentale importanza. A titolo esemplificativo basti pensare che i fondi previsti per l’agricoltura – parliamo di ben 130 milioni di euro! – sono ritornati indietro senza essere distribuiti sul territorio pugliese e che attualmente, purtroppo, i soldi destinati in favore dell’olivicoltura per combattere la Xylella sono rimasti inutilizzati. Tante quindi le opportunità perse per l’intero territorio pugliese. Tutto questo è indicativo delle responsabilità del governo regionale uscente.
Fuggiano, Lei sostiene il presidente Raffaele Fitto candidandosi nell’UDC. Secondo quanto ha potuto vedere e in base alla Sua esperienza, che cosa Fitto ha in più rispetto al presidente uscente Michele Emiliano?
“Raffaele Fitto rispetto a Michele Emiliano ha capacità, competenza, esperienza, tutte qualità derivanti dall’aver svolto – io dico: con ottimi risultati – diversi incarichi e servizi a più livelli: ricordiamo che è stato Presidente della Regione Puglia dal 2000 al 2005, poi deputato per tre legislature – la XV, la XVI e la XVII – dal 2006 al 2014, ricevendo inoltre per ben due volte il delicato incarico di Ministro per gli Affari regionali. Dal 2014 fino ad oggi Fitto è eurodeputato e quindi, una volta eletto, saprà bene come permettere alla nostra regione di essere proiettata nella realtà dell’Unione Europea, ricevendo in prospettiva benefici finora non visti. Raffaele Fitto quindi in questo momento rappresenta una guida sicura che permetterà alla Regione Puglia di colmare quei ritardi, quelle lacune che, ripeto, in quindici anni il centrosinistra ha prodotto. Fitto, a mio avviso, è la guida sicura per rilanciare la Puglia”.