Martina/ Arresti e denunciati per droga in una operazione di polizia
Quattro ordinanze d’arresto, tre sono eseguite, mentre uno ancora sarebbe irreperibile. Due sono gli albanesi. A capo della organizzazione martinese, un noto imprenditore martinese nel settore della ristorazione.
La struttura conterebbe su fornitori affidabili e su soggetti incaricati dello spaccio al dettaglio che verrebbe svolto presso un circolo ricreativo cittadino. Il modus operandi per lo smercio della droga sarebbe improntato alla massima cautela, prevedendo una serie di contatti e di passaggi intermedi finalizzati a disorientare eventuali attività di osservazione e di appostamento.
Frequente, in particolare, il ricorso all’escamotage di occultare lo stupefacente in un luogo che viene comunicato telefonicamente all’assuntore dopo che questi ha effettuato il pagamento della dose. Ma l’attività tecnica, avviata per seguire i movimenti del gruppo ha consentito di accertare l’esistenza di un ulteriore sodalizio, contiguo al primo, dedito all’esercizio abusivo dell’attività di gioco e scommesse.
Sempre nei locali ove avviene l’attività di spaccio, sono ospitati i terminali collegati a piattaforme illegali per il gioco online. L’attività illecita è organizzata secondo una struttura piramidale, ordinata per livelli gerarchici, operativa su piattaforme informatiche che consentono il gioco sui siti non autorizzati dall’Amministrazione per i Monopoli, in violazione, dunque, della normativa di settore.
Al gruppo martinese si sarebbe arrivati da un “libro mastro” sequestrato a casa di uno degli arrestati a Taranto, nel corso di numerose attività di riscontro effettuate durante le indagini. All’interno del registro, appunti manoscritti giornalieri con l’indicazione di pusher, conteggi di denaro e quantità di sostanza. Denaro che sarebbe tanto, confermato dalla somma che è stata rinvenuta. Una consegna a domicilio, sia durante il giorno che durante la notte. Impressionante la capacità organizzativa del gruppo, in grado non solo di soddisfare le richieste degli assuntori che in qualsiasi ora.
Il fatto ha riportato in mente l’operazione “Gioventù bruciata” avvenuta nel 2018, quando furono arrestate 26 persone delle quali 18 erano maggiorenni ed 8 i minorenni.
Secondo alcune indiscrezioni raccolte, nella capitale della Valle d’Itria ci sarebbe un consistente consumo di stupefacenti che alimentate da organizzazioni criminali di spaccio. Lo stato dall’erta è elevato da parte delle Forze dell’Ordine
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