TARANTO – STALKING E VIOLENZA SESSUALE AI DANNI DELLA SUA EX COMPAGNA – CONDANNATO UN RUMENO
Questa mattina,dinanzi il GUP del tribunale di Taranto Dott.P.Carriere, si è celebrato il procedimento a carico di F.Sirbu,un rumeno di 37 anni tratto a giudizio per aver minacciato,picchiato e costretto la sua ex compagna ad avere rapporti sessuali contro la sua volontà.I fatti sarebbero accaduti nel 2018 nella nostra città allorquando il rumeno,nella sua incapacità di accettare la fine della relazione sentimentale con la donna, avrebbe iniziato a perseguitarla con comportamenti ossessivi e
violenti, consistenti in frequenti appostamenti nei pressi del domicilio della sua ex compagna e del suo posto di lavoro,nonchè l’avrebbe costretta ad avere con la forza rapporti sessuali nonostante il diniego della donna,che veniva nella
circostanza minacciata con un piede di porco dall’imputato.La giovane donna,costituitasi parte civile a mezzo dell’Avv.Calliope Murianni, ha riferito anche di essere stata frequentemente picchiata con la cinta dei pantaloni anche alla presenza dei suoi figli minori, per futili motivi o per aver semplicemente contraddetto il suo ex compagno in qualche banale discussione.
L’Avv.Gianluca Zaccaria, difensore di fiducia dell’imputato,stante la gravità delle accuse,
ha consigliato al suo assistito di optare per un rito alternativo, al fine di avere una riduzione di pena.In sede di discussione, ha ribadito come l’intero procedimento si sia basato semplicemente sulle dichiarazioni della donna e che, in assenza di testimoni e di referti medici attestanti le lesioni patite dalla giovane, l’intero supporto probatorio fosse completamente insussistente e del tutto vacillante.Ciò non è bastato ad escludere
la colpevolezza dell’imputato che, a fronte dei sei anni richiesti dal pubblico ministero, è stato condannato dal Tribunale alla pena di 4 anni di reclusione, oltre alla interdizione perpetua da tutti i pubblici uffici.Il difensore ha annunciato che farà subito appello non appena avverrà il deposito motivato della sentenza.Al momento il Sirbu resta sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, inflittagli alcuni mesi fa dal GIP Dott.ssa V.Gilli.