A Martina Franca/ Nuove modalità del mercato settimanale
L’Amministrazione Comunale di Martina Franca in questa fase è impegnata nel concertare, con i rappresentanti delle associazioni di categoria, nuove modalità di svolgimento del mercato ambulante.
Il mercato del mercoledì mattina, si è potuto svolgere sino a quando è iniziata l’epidemia con circa 330 postazioni a disposizione del commercio ambulante, dislocate nell’area di piazza d’Angiò e in numerose vie limitrofe.
Tale modalità non sono più compatibili con l’adempimento delle prescrizioni obbligatorie previste dall’ultimo Dpcm che disciplina le modalità di apertura delle attività economiche e produttive.
Martina Franca non ha un’area mercatale attrezzata che possa ospitare, in sicurezza, i 330 operatori del commercio ambulante e i rispettivi clienti.
Per questo, il settore Attività produttive, con gli uffici del Patrimonio e della Polizia locale, sono al lavoro per elaborare alcune opzioni alternative.
n settimana si è svolta una riunione con i rappresentanti delle associazioni di categoria interessate (Martina Franca/ Nuove modalità del mercato settimanale).
E’ stata proposta ai commercianti la possibilità di dedicare l’area di piazza D’Angiò allo svolgimento del mercato per più giorni alla settimana, compresa la domenica, effettuando una rotazione tra gli esercenti ambulanti. Questa modalità garantirebbe di adempiere senza particolari criticità a tutte le prescrizioni previste, in particolare per quanto riguarda il divieto di assembramento delle persone e il distanziamento sociale.
Le associazioni di categoria hanno deciso nell’immediato di non aprire, preferendo attendere l’evoluzione della situazione sino al 3 giugno e, per tale motivo, il tavolo di concertazione è stato aggiornato al 4 .
“Ringrazio le associazioni di categoria degli ambulanti, per lo spirito di collaborazione, molto prezioso in questa fase” – sottolinea l’Assessore delegato allo Sviluppo Economico Bruno Maggi – “ Pur in un momento di crisi di lavoro e con la volontà di garantire la massima tutela della salute dei propri collaboratori e di tutti i cittadini, preferiscono aspettare qualche giorno prima di riaprire.
Come Amministrazione abbiamo già elaborato diverse opzioni alternative ma, è bene ricordarlo, vi è bisogno di uno sforzo di tutti nell’accettare nuove modalità che devono essere compatibili con lo stato di emergenza in corso che ha dato vita a nuove disposizioni normative regionali e nazionali.”