Foggia – Minacce ai magistrati Maresca, Gratteri e Di Matteo: Comunicato dell’associazione “POPULUS”
Posted On 23/04/2020
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“POPULUS”, Libera Associazione per una Democrazia Territoriale Partecipativa e Deliberativa e l’Associazione Nazionale”I Cittadini contro le mafie e la corruzione”
Sezione Provinciale di Foggia, rinnovano la loro massima stima e sostegno
ai Magistrati Catello MARESCA, Nino DI MATTEO e Nicola GRATTERI, grandi uomini delle Istituzioni che
combattono quotidianamente le mafie, in prima fila, a rischio della propria vita e con sacrifici
personali e familiari inenarrabili; a loro deve andare tutta la solidarietà e vicinanza possibile da parte della POPOLAZIONE DAUNA, di fronte agli ultimi episodi sconcertanti dei quali sono stati oggetto.
I Magistrati, che hanno preso posizione forte nei confronti delle rivolte carcerarie dello
scorso mese ORGANIZZATE in tutta Italia e che hanno visto ancheil carcere di Foggia pesantemente coinvolto con quella che è stata una vera e propria”indisturbata”evasione di massache vede ancora tre pericolosi condannati latitanti,hanno subito, su svariati gruppi e pagine di
Facebook, gli insulti più diversi, auguri di malattie gravi e morte.
In piena pandemia, con le mafie pronte a sostituirsi allo Stato nella gestione dell’emergenza, occorre far sentire piena la presenza dei cittadini al fianco di chi, Maresca, Di Matteo e Gratteri, combatte strenuamente la malavita, impegnandosi al massimo delleproprie capacità ed affrontando spesso situazioni dolorose.
Mentre la popolazione tutta è sottoposta, a causa del Covid19, a pesanti sacrifici e
restrizioni, invece “la criminalità organizzata non è in quarantena”, come affermato
recentemente dal magistratoCatello MARESCA. E il settimanale L’Espressoriferisce che, in ossequio alla nota del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria pubblicata il 21 marzo, sonostati, nei giorni scorsi, posti ai domiciliari per motivi di salute il boss di Cosa Nostra, FrancescoBonura, di anni 78 e Vincenzino Iannazzo, 65 anni, ritenuto esponente della “ndrangheta”.
Maresca, Di Matteo e Gratteri avevano espresso da subito forti dubbi nei confronti della nota del
Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria che ha reso possibile la scarcerazione anche di
persone detenute con il massimo livello di sicurezza, in quanto aventi patologie o età tali da essere a
potenziale rischio Covid-19. Le minacce ricevute dal procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri,
dal P.M. antimafia consigliere togato del Csm Nino Di Matteo e dal magistrato anticamorra Catello
Maresca, dopo aver lanciato l’allarme sulla gestione delle carceri, sono il risultato del loro coraggio
nel denunciare il rischio di mandare in fumo, in un colpo solo, oltre trent’anni di lotta alla mafia ed
il prezzo pagato, in vite umane, da parte di valorosi uomini dello Stato.
Occorre pertanto costituire un’allerta organizzata, chiamando i cittadini a raccolta per
affrontare una dolorosa emergenza e mantenere, nei confronti delle mafie che provano a trarre
profitto dall’attuale situazione, un atteggiamento SEMPRE vigile e dissuasivo.
Su tali argomenti, sarebbe bello anche assistere ad una chiara e precisa presa diposizione da parte delle
363 organizzazioni della provincia di Foggia che il 10 gennaio scorsohanno aderito, a Foggia, all’invito di don Ciotti, per partecipare alla”passeggiata”contro la mafia.
il Presidente di “Populus”nonché coordinatore provinciale
dell’Associazione Nazionale“Icittadini contro le mafie e lacorruzione”
Avv. Marcello MARIELLA
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