Taranto – San Vito, inquinamento e disastro ambientale: sequestrati 7 ettari di costa
TARANTO – Ieri mattina su disposizione della Procura della Repubblica di Taranto, il personale della Polizia di Stato e della Guardia Costiera di Taranto ha dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo di una area vasta di circa 70000 mq, sottoposta a tutela paesaggistica, sita nella zona costiera di Marechiaro/San Vito per i reati di inquinamento e disastro ambientale a carico di ignoti.
L’area, individuata dal Documento Programmatico e Preliminare al nuovo PUG, approvato in Consiglio Comunale all’unanimità con delibera n. 108 del 6 giugno 2019, è il sito individuato per la realizzazione di un progetto di riqualificazione e valorizzazione: la creazione del Parco del Mar Grande.
I precedenti sopralluoghi degli investigatori nell’area appena sequestrata hanno permesso di constatare che nella zona che affaccia sul mare, erosa dopo una violenta mareggiata , erano presenti stratificati nel terreno, una notevole quantità di rifiuti di ogni genere (latertizi, pneumatici, plastica, materiali ferrosi) e anche lamiere di eternit.
Pertanto l’Autorità Giudiziaria competente, ritenuto che tutti i rifiuti presenti nell’area stiano provocando un grave danno ambientale, anche a causa del percolato prodotto da tutte le sostanza inquinanti interrate, e per consentire le opportune e successive opere di risanamento, ha disposto il sequestro preventivo della vasta area.
Il sindaco Malucci. “Ringraziamo la Polizia di Stato e la Capitaneria di Porto per aver, ancora una volta, assicurato immediata tutela al territorio tarantino attraverso il sequestro dell’area litoranea di San Vito nei pressi dell’“Ex Lampara”.Era noto infatti che la suddetta area fosse stata per anni oggetto di abbandono ed incuria, di fenomeni di abusivismo ed abbandono di rifiuti ed è per questo che l’attuale amministrazione ha dedicato già dalla scorsa estate diverse azioni di pulizia straordinaria e ripristino del decoro urbano. Nella stessa ottica, – prosegue la nota del primo cittadino – lo scorso mese di novembre 2019, la Giunta Comunale ha approvato un atto di indirizzo teso alla progettazione e successiva realizzazione, nella suddetta area, di un nuovo parco pubblico per sottrarre l’intera area al degrado, salvaguardare il patrimonio paesaggistico e botanico vegetazionale e creare un nuovo corridoio ecologico fruibile dall’intera cittadinanza. E’ prassi consolidata, che le aree inquinate o contaminate da amianto, oggetto di discariche o sversamento di rifiuti, vengano bonificate per poi essere riconsegnate all’uso pubblico attraverso virtuose operazioni di trasformazione urbana e di rigenerazione ambientale. Ne sono esempi noti e recenti i progetti di riconversione delle Aree dell’ Ex Fibronit in Bari, vero e proprio epicentro dell’inquinamento da amianto per un intero quartiere, che dopo le operazioni di bonifica diventerà un grande parco urbano e la stessa Forestazione Urbana del Quartiere Tamburi che riconvertirà e bonificherà una vasta area sensibile attraverso la fitodepurazione.”