Brindisi- “No alla REMS a San Pietro”, Sit-in di protesta del M5S.
SAN PIETRO VERNOTICO- Si è svolto nel pomeriggio di ieri, 21 giugno, il Sit-In di protesta per manifestare contro la realizzazione della R.E.M.S. (Residenza per Esecuzioni delle Misure di Sicurezza) prevista in un’ala del comprensorio sanitario “N. Melli”.
L’evento è stato organizzato dal locale meetup del Movimento 5 Stelle, a pochi giorni dall’approvazione del progetto divenuto esecutivo con delibera dell’ASL e recante le firme del Direttore Amministrativo, Dott. Caterina Diodicibus, del Direttore Sanitario, Dott. Angelo Raffaele Greco, e del Commissario Straordinario dell’ASL di Brindisi, Dott. Giuseppe Pasqualone.
Davanti alla sede dell’ospedale erano presenti il sindaco Pasquale Rizzo, con la sua maggioranza e parte dell’opposizione, insieme ad alcuni rappresentanti dei Comuni limitrofi, agli attivisti del M5S, al comitato cittadino “Salviamo l’ospedale Ninetto Melli” e al consigliere regionale pentastellato Gialuca Bozzetti.
Il consigliere comunale Cinzia Carrisi(M5S)
“Manifestiamo contro questa struttura non perché, in linea di principio, sia contraria alla REMS,- ha dichiarato Cincia Carrisi, consigliere di opposizione al Comune di San Pietro, in forze al M5S- che può essere anche un’ottima struttura, ma collocata in un ospedale, in centro urbano, nelle vicinanze delle scuole, non mi sembra che risponda agli standard di sicurezza.”
Per la realizzazione della struttura, in precedenza, era stato indicato il sito di Carovigno, successivamente sostituito con quello di San Pietro dopo che, come si legge nella delibera n. 1142/GC del 14/06/2018, “il Comune di Carovigno non si è espresso, in alcuna forma, in merito alla richiesta di Permesso a Costruire del 28/04/2016 per le realizzazione della R.E.M.S.”. L’ASL, in data 22 dicembre 2016, “ha chiesto informazioni all’Amministrazione Comunale sullo stato del procedimento amministrativo finalizzato all’ottenimento del Permesso a Costruire e anche tale ultima richiesta non ha avuto alcun riscontro” Perciò, “la necessità da parte della ASL di Brindisi di provvedere alla realizzazione della R.E.M.S. nel proprio territorio, esigenza questa più volte sollecitata dalla Regione Puglia e oggetto anche di un Commissariamento “ad acta” da parte del Governo Nazionale, per cui, a tal fine questa Azienda ha valutato la possibilità di realizzare la Residenza in una struttura di proprietà situata in un altro comune.” Al netto di uno studio di fattibilità, la scelta è ricaduta quindi sull’ospedale di San Pietro, già interessato dal piano di riordino. Per i cittadini e le forze politiche locali una decisione errata, ritenuta poco sicura per via anche della vicinanza al centro abitato e la prossimità con le scuole.
Il sindaco Pasquale Rizzo
Il neo sindaco Pasquale Rizzo, esprimendo un pensiero condiviso dalla maggioranza comunale, ha ribadito la sua volontà di proseguire il percorso giudiziale contro la riconversione del “Melli” da PO a PTA cominciato con il ricorso al Tar del 2017, sottolineando inoltre la necessità di ricucire gli strappi e le divergenze tra maggioranza e opposizione per fare fronte comune in una lotta unica. “L’amministrazione ci metterà tutto ciò che è possibile fare per cercare di raggiungere l’obiettivo di bloccare questo progetto disastroso per la comunità e per il paese”. Lo stesso Rizzo ha anche auspicato un possibile incontro con la Regione.
Il consigliere regionale Gianluca Bozzetti (M5S)
Sul nodo sicurezza ha espresso forti dubbi anche il consigliere regionale del M5S Gianluca Bozzetti, il quale ha aggiunto: “E’ strano che la ASL così come la Regione abbia così fretta ad istituire la REMS piuttosto che far partire il PTA con tutto quello che comporta[…].”
“[…]Le decisioni- ha continuato Bozzetti- ci vengono calate ancora dall’alto, sempre, magari per interessi particolari, non c’è mai condivisione della cittadinanza, e in questo specifico caso, in cui si può parlare anche di problemi relativi alla sicurezza del cittadino, allora forse un po’ più di attenzione la chiederemmo tutti.”
E ancora, ha assicurato il consigliere regionale: “Le azioni che faremo in consiglio saranno quelle che ci permettono di poter interrogare la Regione Puglia sul perché non abbia attivato tutte le misure di condivisione della cittadinanza, chiederemo alla ASL anche perché non è andata nella direzione di Carovigno, ma soprattutto gli faremo presente che c’è un’intera cittadinanza che sta dicendo di NO, semplicemente perché se l’avesse informata per tempo, se si fosse discusso, e si fossero apportate delle modifiche per cui i cittadini si potessero sentire sicuri di questa realizzazioni, probabilmente ci sarebbe stata una risposta differente.”
Il progetto della REMS, del valore di 4 milioni di euro, è applicazione di una parte del piano di riordino regionale che nella fattispecie prevede la dismissione del “Melli” quale presidio ospedaliero e la sua più ampia riconversione in P.T.A. (Presidio Territoriale di Assistenza).
“Di PTA non c’è assolutamente nulla,- ha affermato Patrizia Elia, presidente del Comitato “Salviamo il Ninetto Melli” e sempre in prima linea per la difesa dell’ospedale. – Il nostro ospedale diventerà una struttura che con i soldi pubblici verrà sistemata, resa idonea, per darla poi in appalto ai privati. Per tanto noi siamo assolutamente contro la sanità privata, quei soldi sarebbero potuti servire per fare una lungodegenza riabilitativa per il pubblico.”
Lo stesso comitato, che da due anni è il punto di riferimento degli attivisti, si è fatto portavoce di alcune proposte, condivise anche con i candidati sindaci nella campagna elettorale appena conclusa, ovvero: “un PTA che soddisfi le necessità dei cittadini con l’attivazione delle nuove sale operatorie in day service, il PUA(Porta Unica d’Accesso), PPI(Punto di Primo Intervento per codici Gialli e Verdi), Incremento e potenziamento specialistica ambulatoriale, polo oncologico senologico, Day Ospital e Day Service territoriale”
“Siamo assolutamente scontenti di questa delibera- ha continuato Elia- e cercheremo fino alla fine di lottare per sottrarre qualcosa e di cambiarla in maniera che i cittadini usufruiscano di una sanità migliore.”
Anche il PD, nella persona di Salvatore Mariano, consigliere di opposizione al comune di San Pietro, ha espresso nell’occasione il suo NO alla REMS. L’ex deputata PD Elisa Mariano si è detta inoltre disponibile a presentare “un’interrogazione parlamentare per conoscere l’orientamento della Ministra Grillo sulla vicenda”, definendo il progetto di costituzione della Residenza per Esecuzioni delle Misure di Sicurezza presso il “Melli” un errore strategico e programmatico.