Bari – Licenziamenti e trasferimenti d’ufficio: sit-in lavoratori della Transcom dinanzi la Regione| DETTAGLI
BARI – Nella mattinata odierna si è svolto lo sciopero dei Lavoratori della Transcom WW, con un presidio e una conferenza stampa davanti alla Presidenza della Regione Puglia, sul Lungomare di Bari. La Transcom è una multinazionale svedese che opera nel mondo dei Call Center ed ha una sede in provincia di Bari, a Modugno.
L’Unione Sindacale di Base sta conducendo una dura battaglia con i vertici dell’azienda che invece di regolarizzare la situazione lavorativa di 40 dipendenti con contratto a progetto ha deciso di licenziarli. I vertici dell’azienda inoltre hanno inoltre deciso di trasferire un nutrito gruppo di lavoratori nella sede di Lecce, inasprendo ancora di più i rapporti tra dirigenza e dipendenti.
Durante la manifestazione di oggi i lavoratori hanno stigmatizzato l’inadempienza della Regione Puglia che pur sollecitata, in numerose occasioni, continua a non volerli ricevere.
In una nota stampa diffusa dall’USB, unica sigla sindacale delegata al confronto dai lavori, c’è stato un durissimo attacco nei confronti delle altre sigle sindacali del territorio e la direzione dell’azienda:” Si denuncia, ancora una volta, la Direzione aziendale che preferisce, naturalmente, continuare a trattare con i sindacati compiacenti che, è bene sottolineare, non hanno ricevuto alcun mandato dai Lavoratori a trattare e non con l’USB che, al contrario, è portavoce degli stessi.”
Il sindacato non si è arrende:il 2 Ottobre si terrà la prima udienza presso il Tribunale del Lavoro di Bari a seguito del ricorso legale presentato da 10 Lavoratori che ha sortito come primo effetto quello di differire i trasferimenti in attesa di pronuncia del Giudice. I lavoratori e l’USB di Bari hanno rivolto un appello alla magistratura affinché dia la dovuta e legittima tutela ai Lavoratori.
La vicenda della Transcom si inserisce in un più ampio comparto lavorativo presente nella provincia di Bari che coinvolge oltre 5000 Lavoratori e Lavoratrici con differenti modalità contrattuali. In molti casi si ritrovano con contratti precari al limite della schiavitù su cui gli enti locali, in primis la Regione Puglia, tacciono. Bisogna inoltre ricordare le collaborazioni continue tra Regione e Transcom, l’azienda infatti viene sovvenzionata dalla Regione per la realizzazione di alcuni corsi di formazione.