Taranto – Riparte la vertenza Arsenale Militare
In data 13 aprile si è tenuta, nella ex Sala a Tracciare dell’Arsenale MM di Taranto, l’assemblea dei lavoratori civili della Difesa dell’area di Taranto indetta dalle OO.SS. FP CGIL –UIL PA – FLP DIFESA, con la partecipazione dei rispettivi Coordinatori nazionali Francesco Quinti, Sandro Colombi e Giancarlo Pittelli, per esplicitare i contenuti dell’accordo sindacale del 5 aprile u.s. con il Ministero della Difesa, dopo le rivendicazioni sostenute attraverso la mobilitazione nazionale e territoriale del personale civile, che hanno portato alla previsione di iniziare il percorso di perequazione del trattamento economico, la definizione di un nuovo piano di assunzioni a partire dall’area tecnico-industriale con l’immediato sblocco del turn-over, la riqualificazione del personale con i passaggi di area a partire dal personale della 1^ area e l’avvio di una sessione di confronto tecnico riguardante gli Arsenali. A fronte della nota positiva derivante dalla massiccia partecipazione del personale civile della Difesa che ha fatto registrare una Sala stracolma di lavoratori provenienti dai vari enti, è stata riscontrata un nota stonata da parte della Marina Militare di Taranto che ha negato l’accesso nello Stabilimento agli Organi d’informazione nonostante che quest’ultimi avessero ottemperato alle procedure previste. In tale contesto, i Segretari territoriali di FP CGIL –UIL PA – FLP DIFESA, rispettivamente Lorenzo Caldaralo, Giuseppe Andrisano e Pasquale Baldari, hanno rimarcato con forza che questo momento di avvicinamento del Ministero Difesa alle problematiche del personale civile, non è un punto di arrivo ma è un punto di ripartenza della vertenza Difesa nazionale e nel particolare della vertenza Arsenale MM di Taranto. All’unisono i Segretari Territoriali hanno sostenuto che sono divenuti improrogabili ed urgenti lo sblocco del turn-over in particolare di personale tecnico specialistico per rafforzare le capacità manutentive e di riparazione del naviglio militare e garantire la trasmissione delle conoscenze, l’avvio dell’esperienza della Scuola Allievi Operai per formare le future maestranze alla manutenzione delle nuove Unità Navali e la previsione di adeguati ed urgenti finanziamenti economici per i percorsi formativi specialistici. La elevata età media del personale (salita a 57 anni), soprattutto nelle attività lavorative ritenute strategiche (palombari, gruisti, addetti ai bacini, motoristi, elettronici ecc.) mette in discussione la capacità d’intervento degli stessi Arsenali. E’ quindi necessario prevedere urgenti norme legislative specifiche per gli Arsenali in deroga al blocco delle assunzioni, motivata da necessità legate alla sicurezza del Paese ed ai suoi impegni Internazionali, accompagnate da procedure urgenti di assunzione. Pertanto, i Segretari territoriali di Taranto Lorenzo Caldaralo (CGIL FP), Giuseppe Andrisano (UIL PA) e Pasquale Baldari (FLP DIFESA) hanno concluso “di non abbassare la guardia”, di mantenere alta l’attenzione sulle scelte politiche come riportate nel Libro Bianco che sembrerebbero in contrasto con il futuro degli Arsenali, di proseguire nel portare a compimento tutte le finalità della vertenza Arsenale MM Taranto oltre a valorizzare ulteriormente il personale civile e quindi: • di riconfermare le scelte politiche sul ruolo pubblico degli Arsenali; • di sbloccare il turn over con il ricambio generazionale e l’indispensabile passaggio delle competenze; • di garantire i finanziamenti economici per la formazione e l’acquisizione del know-how relativamente alle nuove UU.NN.; • di definire le strategie e le azioni che consentano lo sviluppo di nuove filiere produttive, demolizioni navali e cantieristica di parti/apparati nell’ambito delle nuove costruzioni previste dalla legge navale, di proporre sul mercato le potenzialità infrastrutturali e manutentive dell’Arsenale; • di proporre nell’ambito del confronto in atto con il Governo sulla Previdenza l’inserimento tra i lavori usuranti delle attività svolte a bordo delle unità navali.