Il patron di “Perbacco che vicoli” : “Campagna diffamatoria ma tutta l’economia ha avuto una grande linfa”
E’ stato messo in atto un complotto nei miei confronti, questo già prima della manifestazione Perbacco che vicoli. Con i mei legali abbiamo raccolto minuziosamente tante carte e avviato le denunce alla Procura della Repubblica. Un gruppetto di persone, per lo più collegate tra di loro con l’obiettivo non la manifestazione, ma la mia attività editoriale. Il presidente della Pro Loco in Piazza Roma, qualche giorno prima di Perbacco, alla presenza di testimoni aveva detto che mi avrebbe fatto la guerra. Il motivo? Un editoriale nel quale dicevo di ignorare cosa avesse mai fatto questa associazione a Martina. Un giornalista, dichiaratamente a me ostile in quanto lo avevamo mandato via da una nostra testata, sul suo blog prima della manifestazione creava allarmismo ingiustificato parlando di tentata strage lo scorso anno, nonostante ci fosse stato un verbale dei Vigili del Fuoco che diceva il contrario, e non solo non ha riportato una sola notizia di cronaca della manifestazione, ma intimava il nostro ufficio stampa a non mandare comunicati in quanto gli avrebbe denunciati per molestie. Infine un organizzatore di un evento similare per il quale c’erano in ballo i contributi comunali che regolarmente ogni anno ha ricevuto per fare impresa, essendo una società piuttosto che associazione. Fango, fango, soltanto fango su una manifestazione che sfortunatamente per loro ha registrato un record di presenze ed è stata la prima in Italia a Novembre per affluenza. A questi tre si sono aggiunti i soliti diffamatori che si leggono sempre e comunque sui social e sui quali stendo un velo pietoso, ma tutte le loro diffamazioni interesseranno le aule di giustizia nessuna esclusa. Il veleno si è propagandato, cercando di coinvolgere l’UNICEF con il quale c’era un accordo serio e sono stati donati 4500 euro e addirittura Rovaniemi, dove sempre questi signori hanno cercato di interessare una società di Promozione turistica del territorio, implorandoli di dire che sarei stato denunciato da ‘Babbo Natale’, come se a quella società appartenesse il marchio di Santa Claus. Per l’amor di Dio, ci sono state critiche, anche giuste, ma per chi fa eventi sono normali. Certo che addossarmi colpe di mancanza di circonvallazione, parcheggi, bagni ecc. è un paradosso. Guarda caso, se andate sul profilo facebook del Villaggio di Babbo Natale leggete lo stesso tipo di critiche con una differenza: a Novembre sono arrivate 300.000 persone, a Dicembre i soliti frequentatori di Martina durante le domeniche e le festività. Il fatto certo è che tutta l’economia in un raggio di 25 km ha avuto una grande linfa in un periodo notoriamente nero. Le menzogne sono state tante, come quelle che dei turisti non sarebbero ritornati a Martina per colpa di Santa Claus. Personalmente ho raccolto la dichiarazione di un Pubblico Ufficiale, i cui congiunti hanno delle attività nel centro storico, che testualmente ha detto: “Sono entrate tantissime persone, molte delle quali erano dispiaciute di non aver potuto visitare la Casa di Santa Claus, ma erano comunque contente di aver visto una bellissima cittadina che non conoscevano e ci sarebbero ritornati”. Abbiamo riempito tutto il centro storico, ma oserei dire: tutta la Valle d’Itria. Un ristoratore di Cisternino mi ha detto che la domenica ha fatto trecento coperti come non gli era riuscito nemmeno a ferragosto. Calunnie e diffamazioni arrivate sempre per la mia attività editoriale. E’ stato scritto che siamo finiti in Procura e che ha indagato la Digos. Siamo finiti sulla bocca anche di chi usa gli espedienti più deplorevoli come il falso Patrocinio del Presidente della Repubblica. Martina, la Valle d’Itria hanno perso una grande occasione. Questo evento riveduto e corretto poteva diventare una grande manifestazione nazionale capace di portare una marea di gente a Novembre. Si è appena concluso l’evento di Cisternino che, nonostante fosse in contemporanea con tante altre manifestazioni in diverse località come Martina, Taranto, Ceglie, Polignano, Conversano, Monopoli ecc. ha avuto tantissimi visitatori, senza alcun paragone con gli altri. C’è stata la pioggia di sabato proprio quando c’era il pienone, ma l’unico problema vero è stata la contrazione dei visitatori a spendere. Determinanti sono state le tasse pagate, quelle da pagare ed i soldi da spendere per Natale. Un evento organizzato in meno di un mese e con la campagna diffamatoria che è stata fatta. Certamente c’è stato un ritorno di immagine con sei ore di diretta su Sky ed altre due che andranno in onda a Natale. In tutta questa storia non ho perso io, ma il territorio. Io continuerò a fare i mio lavoro, ma mi dispiace per una città che ho sempre dimostrato di amare. Ho saputo anche che alcuni commercianti stanno raccogliendo le firme contro il presidente della Pro Loco, ho detto di non perdere tempo. Si sta cuocendo da solo nel suo brodo. Certo, mi lascia dubbioso che all’ex segretario del PD locale, guarda caso proprio quando è stato rimosso da quel incarico, gli abbiamo dato una sede gratuita per la sua associazione, quando al Martina calcio fanno pagare l’utilizzo del campo sportivo. Ma non mi interessa. Una cosa è certa, nel territorio continuerò ad esercitare il mio ruolo di editore e direttore e giornalista. Non sono mai state le intimidazioni a frenarmi.