Lecce- Sbarco clandestino a Tricase, arrestato presunto scafista brindisino.
Con un modesto natante, forse per dare meno nell’occhio, avrebbe lasciato sulla terraferma una famiglia irachena e poi sarebbe fuggito per non farsi beccare.
Eppure, di prove, registrazioni video e testimoni, ce ne sarebbero. Proprio da una segnalazione partita dal Porto di Tricase nel pomeriggio di ieri, lì dove si è verificato lo sbarco, sono partite le indagini della Guardia costiera tese a rintracciare l’imbarcazione in fuga utilizzata per il trasporto clandestino.
Le ricerche, in un breve lasso di tempo, hanno portato al fermo di un semi-cabinato bianco di circa sei metri che si allontanava dalla costa, con a bordo solo un brindisino di 47 anni. Il natante è stato ricondotto al porto dove i militari hanno continuato le indagini. Al vaglio ci sono finiti anche i video del circuito di sorveglianza portuale.
Il 47 enne, considerato il presunto scafista, è stato accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e trasferito presso il carcere di Borgo San Nicola. La famiglia irachena, composta da padre 45enne, madre 43enne e tre figli minori (un ragazzo e due ragazze), invece, è stata ascoltata dai carabinieri di Spongano con l’aiuto di interpreti.
Sarebbe questa la nuova frontiera dell’immigrazione clandestina, secondo gli inquirenti. I nuovi scafisti potrebbero preferire l’utilizzo di piccoli natanti alle grandi imbarcazioni, per trasportare ridotti nuclei famigliari o pochi gruppi di persone così da eludere i controlli ancora più ferrei nell’ultimo periodo per la minaccia terrorismo.