Decreto Ilva: Salva la produzione, Salvo il colosso, e i Trasportatori? Saltano nel fosso
Stamane, all’interno della Biblioteca della cittedella delle imprese di Taranto, l’onorevole Pelillo (PD) quale segretario -commissione Finanze del Parlamento, e dell’Onorevole Tommaselli(PD), commissione industria, commercio e turismo, sono stati presentati alla cittadinanza ed alla stampa, il decreto ilva e tutti gli emendamenti ad esso collegati.
Siè parlato a lungo di tutti gli aspetti propositivi del decreto e dai vari emendamenti integrativi inseriti per favorire un futuro certo al colosso siderurgico, presentando le priorità di base, tra cui:
Il risanamento dell’Ilva, con 1,2 miliardi stanzionati, anche grazie all’intervento del governo con la garanzia della cassa depositi e prestiti, Il risanamento ambientale, qualora avanzasse qualche fondo (cit.testuale), rinvestimento e riqualificazione del colosso per garantire un futuro all’impresa Ilva ed una migliore produzione.
Per le aziende dell’indotto, è stata prospettata la certezza di non dover più rischiare il congelamento dei propri crediti, la possibilità di poter accedere alla moratoria per la sospensione degli oneri tributari ed il blocco dei mutui e/o dei finanziamenti attivi presso gli istituti di credito.
Inoltre ci viene dichiarato, che all’interno dei vari emandamenti, sono state trovate le risorse, pari ad 10 milioni di euro per la messa in sicurezza della “Bomba ecologica” di Statte, 5 milioni di euro per la costituzione, all’interno dell’ospedale di Taranto di un reparto oncologico pediatrico.
Pertanto tranquillità economica per il futuro del siderurgico,certezza nel riconoscimento dei crediti dell’indotto, ma per i trasportatori, nonostante tutto, nessuna “Data Certa” per il pagamento di quanto spettante.
I cittadini, hanno accolto piacevolmente le notizie riportate, notando l’impegno del governo anche nei riguardi della città, ma cosa ne pensaranno i trasportatori?