Taranto: “Caso Ilva, la protesta si sposta su Roma”
Dopo una settimana ininterrotta di protesta, gli autotrasportatori avanzano con la loro rivolta, questa volta con destinazione Roma, precisamente Palazzo Chigi .
Autotrasportatori e lavoratori dell’indotto tutto, non percepiscono le proprie spettanze da 8 mesi, ognuno, in rimostranza all’obbrobrio decreto ilva…
15 milioni di euro ammonta al momento l’insoluto del siderurgico.
All’iniziativa, aderiranno anche i lavoratori delle ditte d’appalto, i vertici locali di Confindustria e il sindaco di Taranto Ippazio Stefano.
Il Signor Giacinto Fallone, quale portavoce degli autotrasportatori, diche chiaramente che daranno domani a Roma l’ultima possibilità allo Stato e al Premier Renzi, ed In mancanza di segnali positivi, i manifestanti non escludono il blocco totale delle forniture al Siderurgico.
Intanto il Colosso Ilva, dichiara che con le nuove disponibilità garantite dagli organi dello stato, attraverso i 3 emendamenti appositi emanati, i fondi saranno utilizzati per il risanamento ambientale, interventi di ricerca, sviluppo e innovazione, formazione e occupazione.
Al di là delle buone parole, dei buoni propositi, l’indotto tutto sciopera incessamente, per un qualcosa che dovrebbe essere un diritto sacrosanto, essere pagati per una prestazione di lavoro effettuata, ma va da sè, che per scontato oggi giorno sono gli oneri e non gli onori e diritti.
Sabato Merone