Caso Ilva: “Renzi cerca di accellerare per trovare una soluzione”
La protesta dei Tir dell’indotto Ilva, non si placa, notte e giorno, con il freddo e con la pioggia, sono lì, innanzi all’Ilva e intenti a bloccare le statali, gridando a gran voce le loro preoccupazioni per un avvenire che non sembra proprio roseo.
Nel frattempo, a Roma, il Presidente Matteo Renzi, convoca un vertice d’urgenza sul caso Ilva al fine di trovare una soluzione che possa mettere tutte le parti d’accordo. Dopo tale incontro, non è stata rilasciata alcuna dichiarazione ufficiale, è emerso solo la consapevolezza della grave situazione che si sta andando a creare e che si potrebbe creare con il collasso del colosso Ilva e del suo indotto, la volontà e l’urgenza del Governo di voler dare un sostegno reale ai lavoratori ed all’imprese tutte, ormai allo stremo delle forze, dovuto al non pagamento dei crediti avanzati dalle stesse. Una buona notizia “potrebbe” essere costituita dall’annuncio di un nuovo emendamento del governo in tal senso, entro la prossima settimana , e che Intesa Sanpolo ha attivato e riaperto delle linee di credito a favore del siderurgico, per un importo pari a 200 milioni, e per uno stesso importo anche la Cassa depositi e prestiti si starebbe impegnando per un prestito garantito dello stato, anche se in caso lo stato dovesse per una volta tenere fede a quanto annunciato, potrebbe incorrere in un infrazione europea che sanziona proprio gli aiuti di stato ad aziende private.
Insomma al momento la situazione dell’Ilva resta ancora poco chiara, la promessa di 400 milioni di euro quale finanziamento, di sicuro porterà un pò di sollievo alla situazione del colosso siderurgico, ma non porterà ad una soluzione definitiva.
Intanto gli autotrasportatori, i lavoratori dell’indotto tutto, la città di Taranto, continua a vivere in un clima d’attesa, quasi un parto, con tutte le tensioni annesse, sperando che per una volta, Lo “Stai Sereno” possa essere non solo una sineddoche di qualcuno, ma uno stato emotivo di tutti.