Taranto – Arcelor, incidente in acciaieria 2. Fiom: “Problema evidente di sicurezza”
TARANTO – Questa mattina, intorno alle ore 04:30, vi sono state diverse deflagrazioni all’impianto IDF a servizio del convertitore 1 di acciaieria 2. Si sono aperti diversi squarci alle tubazioni, nei pressi del pulpito stiring, laddove c’è transito di personale per le normali attività di affinazione. A darne notizia è la FIOM-CGIL: “Ci sono state diverse deflagrazioni all’impianto IDF a servizio del Convertitore 1 di Acciaieria 2. Si sono aperti, tra l’altro, grossi squarci alle tubazioni nei pressi del pulpito stirring laddove c’è transito di personale per le normali attività di affinazione. Nello svolgersi dell’evento – continua la nota – “gli addetti al pulpito stirring, allertati dalle deflagrazioni e dalle vibrazioni delle strutture, hanno cercato di evacuare ma sono stati investiti da enormi quantità di polveri e fibre della coibentazione della struttura, con i rilevatori fissi e portatili di CO che superavano la seconda soglia di allarme. Gli stessi lavoratori si sono quindi richiusi nel pulpito stirring continuando ad indossare i DPI in dotazione che non sono utili a proteggere dalla presenza di monossido di carbonio. Si pone quindi un problema evidente di sicurezza dei lavoratori che in casi simili sono impossibilitati ad evacuare celermente ed in piena sicurezza i luoghi di lavoro, problematica a Voi già posta più volte in via ufficiale e su cui attendiamo da troppo tempo risposte. Esprimiamo la nostra preoccupazione in relazione al fatto che eventi di tale portata e gravità si verifichino senza nessun tipo di preallarme, unito al fatto che molte problematiche di sicurezza per l’area Acciaieria, portate alla Vostra attenzione attraverso comunicazioni di sicurezza, compresi moltissimi interventi verbalizzati in sede di task force, non sono state portate a termine nei tempi concordati. ” L’acciaieria 2, – conclude la nota stampa – a conferma di quanto sostenuto da Fiom e Uilm nei giorni scorsi e verificato nel corso del sopralluogo effettuato ieri, non può sostenere l’aumento produttivo a 3 convertitori e gli ultimi episodi lo testimoniano. Arcelor Mittal deve tornare sui suoi passi e sospendere immediatamente la scelta unilaterale di fermare l’acciaieria 1 in quanto, i continui rinvii e ritardi su manutenzione ordinaria e straordinaria determinano, in caso di aumento produttivo, situazioni di pericolosità sia dal punto di vista della sicurezza che dell’ambiente.”