Taranto – Inquinamento ambientale e smaltimento illecito di rifiuti: sequestrata area industriale
GINOSA – I Carabinieri forestali coordinati dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale CC (NIPAAF) di Taranto, impegnati in una campagna di controllo sulla tracciabilità dei prodotti agroalimentari che ha interessato l’intera Regione Puglia, si sono imbattuti in un noto insediamento industriale esercente l’attività di trasformazione delle olive e delle uve, sito in Ginosa, all’interno del quale si accertava la totale inosservanza della normativa inerente la gestione dei rifiuti e dei reflui industriali. Il perimetro aziendale si presentava invaso da rifiuti speciali pericolosi e non, tra i quali spiccavano per l’alta potenzialità inquinante, alcuni fusti di oli minerali per lubrificazione esausti, depositati in maniera incontrollata sul piazzale ed anche sul terreno nudo. Questi ammassi di rifiuti incontrollati rappresentano un grave pericolo di inquinamento del suolo e del sottosuolo, circostanza aggravata altresì dall’assenza del prescritto sistema di raccolta e depurazione delle acque di dilavamento e prima pioggia che, precipitando sulle aree esterne, venivano convogliate al di fuori dell’azienda, miscelate ed intrise delle sostanze pericolose presenti sui piazzali. Inoltre, anche le acque di vegetazione e le morchie provenienti dalla molitura delle olive non venivano gestite correttamente, secondo le prescrizioni della normativa di settore.
Al fine di interrompere la condotta criminosa e soprattutto al fine di evitare l’ulteriore danneggiamento e deterioramento delle risorse naturali, quali suolo e sottosuolo, si procedeva al sequestro dell’intero perimetro aziendale e dei rifiuti ivi depositati, dandone tempestiva informazione alla competente Autorità Giudiziaria. I titolari della ditta sono stati deferiti a piede libero. Continua senza sosta l’attività dei Carabinieri forestali per prevenire e reprimere le molteplici condotte illecite che, oltre a danneggiare e deturpare l’ambiente, costituiscono potenziali pericoli per la salute umana.