Taranto, crisi Stefàno – Cannone (CoR): “La ‘poltrona’ di un Sindaco non è un giocattolo”
In questi due ultimi giorni ho avvertito un fastidio,quasi epidermico, per le ripetute manifestazioni di “isterie politiche” del sindaco Stefano.
Egli ha voluto far intendere a tutta la popolazione che si è molto adirato perchè i suoi alleati,inseriti nella commissione elettorale, non hanno voluto aderire al suo invito acchè si potessero sorteggiare, fra i disoccupati, i nominativi degli scrutinatori, del prossimo referendum , invece che questi fossero nominati da tutti i consiglieri. A parte che questo succede da nove anni e mezzo (come mai se n’è accorto solo ora?) e a parte che che ognuno dei consiglieri questo lo ha fatto nominando appunto solo disoccupati, nonchè preparati a tale compito (sistema dettato da legge dello Stato), se tale fosse stato realmente l’intendimento del sindaco, perchè indicarlo alla commissione alle ore 16.00 dell’ultimo giorno utile per la presentazione dovendo sorteggiare a quel punto 500 scrutinatori fra i 17.000 iscritti nelle liste?
Perchè voleva un pretesto…perchè voleva giocare. E questo gioco perverso nasceva dal desiderio di una rivalsa politica che non era legata al diverbio di cui sopra ma a ben altro. E vi dirò di più. Non era legata neanche a quello che si dice in giro e cioè perchè rammaricato dal fatto che pezzi della sua maggioranza hanno votato con l’opposizione sulla richiesta della revoca AIA nell’ultimo consiglio. Anche questa motivazione non è vera. E non la sta smentendo. Sapete perche? Perchè vuole giocare e nascondere il reale motivo di tale “farsa”.
La sua “giocosa” ira si sta abbattendo sulla sua maggioranza perchè ha finalmente realizzato che quasi nessuno dei partiti e degli uomini che egli aveva “accontentato” con l’ultimo rimpasto della giunta (altro nocivo gioco per la città ad otto mesi dalle votazioni) tranne i suoi due fedelissimi assessori con deleghe che spaziano su tutto lo scibile umano, vuole aderire alla sua scelta sul prossimo sindaco di Taranto.
E allora come punirli? Non potendo dimissionare tutti i i consiglieri comunali che non lo stanno seguendo in tale opzione, prende la decisione “ludica” di azzerare la giunta.
Qualcuno riesce a spiegare cosa c’entra la giunta nella questione scrutinatori? No. Non si può spiegare. Perchè non c’è nesso logico. Lui è così…gli piace giocare.
Solo che Taranto non merita un sindaco così “giocherellone”. Taranto merita altro.
I cittadini hanno ben compreso l’errore commesso dieci e cinque anni fa. E credo lo abbiano compreso anche tutti i suoi attuali alleati politici e lo hanno di fatto abbandonato.
Ancora poco, pochissimo e di lui resterà un malinconico, flebile, amaro ricordo.
Tony Cannone
Consigliere comunale
CONSERVATORI e RIFORMISTI