Montemesola (TA) – Sabato 26 settembre i cittadini scendono in strada per la difesa dei beni comuni
Oggetto: villa comunale e tutela dei beni comuni. Lo si legge in una nota della sezione “Michele Sgobio” del Partito dei Comunisti Italiani.
Sabato 26 settembre a partire dalle ore 17.00 i cittadini scenderanno in strada, a partire da Via Grottaglie in cui saranno esposti alcuni pannelli, per poi ritrovarsi in Piazza IV Novembre con un pubblico comizio. In risposta a quanto detto da Punzi in pubblica piazza, il Partito dei Comunisti vuole informare i cittadini di Montemesola sulle vicende che riguardano la villa comunale, tutt’ora incompiuta, nonostante il termine dei lavori previsto nel mese di novembre 2014.
“Era stato uno dei cavalli di battaglia del sindaco Vito Punzi durante la campagna elettorale, e, dati i lavori di sistemazione che proprio in quel periodo erano stati avviati, molti cittadini ci avevano sperato: finalmente la villa comunale sarebbe stata riaperta. Ma era solo un’illusione, una delle tante vendute dal sindaco prima delle elezioni” scrivono sul loro blog i Comunisti. Gli stessi sottolineano il fatto che a quattro mesi dalle elezioni, la villa è ancora chiusa, e peggio ancora, sovrastata da erbacce e sporcizia. Cosa è successo davvero? Quali sono i reali problemi? Perché questo blocco? Sono queste le domande che i cittadini si pongono e alle quali i Comunisti vorrebbero dare una risposta.
Pare che – per quanto riguarda i lavori di rimessa in funzione della villa comunale – ci sia stata una variante in corso d’opera. Allora i Comunisti si chiedono: “perché non se n’è parlato subito? Come mai non si fa vedere il progetto ai consiglieri di opposizione che ne hanno fatto richiesta?”.
Quali sono dunque i veri problemi? Di questo e molto altro si parlerà sabato 26 settembre. L’invito del Partito dei Comunisti Italiani di Montemesola rivolto ai cittadini è quello “di scendere in strada, per chiedere la riapertura della villa, per difendere i beni comuni, contro le privatizzazioni e i tagli indiscriminati ai servizi”.